Arrivederci Papa Francesco

 

Arrivederci Papa Francesco

Dicono che Papa Francesco è «tornato al Padre», no, Papa Francesco è andato al Padre, si è presentato al giudizio di Dio giusto e misericordioso. Solo Cristo, salendo al cielo, è tornato al Padre, perché, Figlio di Dio nato prima di tutti i secoli, era uscito dal Padre. Ma Papa Francesco, come ogni creatura umana, non era uscito dal Padre, ma è stato creato da Dio dal nulla. Ma ora vive per sempre nella casa del Padre.

Papa Francesco ci ha preceduti là dove noi cristiani desideriamo andare: alla casa del Padre. Dunque non vi è ritornato, perchè non c’era mai stato prima. La casa del Padre per noi non è un déja vu, ma un luogo che occhio umano non aveva mai prima visto. «È andato avanti», come dicono gli Alpini dei commilitoni defunti morti in guerra.

È stato commovente l’ultimo suo giro tra la folla l’altro giorno in piazza San Pietro. Sembra che egli non abbia tenuto conto del consiglio dei medici di tenersi nel massimo riguardo e forse quest’ultimo sforzo gli è stato fatale. Questo ultimo estremo gesto generoso lo vedo come il dono della sua vita, nella condizione fisica di  non poter più parlare e fare le imprese di un tempo. Un ultimo saluto, come se lo sentisse che era giunta la fine.

Francesco ha finito la sua battaglia col demonio, della quale ci ha parlato egli stesso tante volte, vivendola certamente in prima persona, perchè uno non può darci istruzioni così precise e concrete, se quella battaglia non le vive per esperienza. Da buon Gesuita, ci ha fatto da direttore spirituale.

Ora Francesco riposa nella pace presso quel Gesù del quale è stato vicario e, se ha sempre chiesto preghiere per sé, ora continuiamo a pregare per la sua nima, mentre egli prega per noi. Ancora un poco e speriamo di rivederlo nella gioia dei santi. Ci ha lasciati ma per prepararci un posto, perché là dove è lui, possiamo essere anche noi che abbiamo accolto la sua guida su questa terra come vicario di Cristo.

Il suo ultimo discorso all’Angelus di Pasqua è stato il suo capolavoro di tutti i suoi discorsi. Si è notato un Francesco ulteriormente purificato e affinato dalla sofferenza. Ha espresso  sentimenti nobilissimi, ha rivolto un ampio sguardo universale su tutta l’umanità, da vero Padre comune di tutti i popoli,  attenzione accorata a tutte le guerre attuali, con sguardo ampio, elevato, sereno e rassicurante, al di là della morte, alla risurrezione in Cristo, con fiducia nelle risorse di tutti, partecipazione ai dolori dei più sofferenti e di chi ha patito ingiustizia, abbandono nelle mani di Dio, esortazione al dialogo e a deporre le armi, speranza invincibile nell’aiuto divino, e un richiamo alla conversione dai nostri peccati.

Una cosa che fa piacere è il giungere di messaggi di sentito cordoglio, di  ammirata lode e di tono encomiastico per il suo pontificato e la sua azione umanitaria soprattutto a favore della giustizia e della pace da parte di capi di Stato, capi religiosi e uomini politici da tutto il mondo.  

Ci sarebbe forse da avere qualche preoccupazione, dato che Cristo ci ha avvertiti  di non considerare con soddisfazione il fatto che tutti dicano bene di noi, per il fatto che così fa il mondo con i falsi profeti, mentre Giovanni dal canto suo ci avverte che è segno del buon cristiano l’essere odiato dal mondo. Un sospetto che potremmo avere è che certe lodi siano interessate e proprie di coloro che vorrebbero strumentalizzare il Papa.

E difatti, se consideriamo la vita dei santi, a cominciare dallo stesso Signor Nostro Gesù Cristo, noteremo che essi hanno tutti patito o subìto persecuzioni da parte da parte dei nemici di Cristo. Ora, noi non diremo che oggi non esistano nemici di Cristo. Potremmo però dire che in questa circostanza non si sono fatti sentire. Come mai? Io credo che ci siano due spiegazioni: o perchè hanno paura oppure per disprezzo.

In ogni caso è indubbio che uno dei principali meriti di questo pontificato è stato quello di dare al papato un prestigio forse mai prima visto sul piano dei valori umani universale, così da attirare l’attenzione e la stima di uomini di buona volontà appartenenti alle più diverse nazioni, popoli, raggruppamenti, culture e religioni.

Quale voce tra i leaders mondiali, più di quella di Papa Francesco è stata capace di suscitare rispetto per la sua saggezza, equilibrio ed imparzialità, al di fuori di ogni interesse terreno o politico, a proposito dell’arduo, drammatico e delicatissimo problema della pace e della giustizia nel mondo e tra le nazioni?

Laddove mi pare che occorra fare qualche osservazione al pontificato di Papa Francesco è il campo del governo della Chiesa, agitata da sessant’anni dal dolorosissimo conflitto e dalla scandalosa competizione fra passatisti e modernisti. Trovo che Papa Benedetto XVI era riuscito a fare un’opera mediatrice fra gli uni e gli altri, ma mi pare che Francesco non sia riuscito a portare avanti l’opera di Benedetto, per la tendenza ad un’eccessiva indulgenza nei confronti dei modernisti, ed un’eccessiva severità verso i passatisti.

In secondo luogo Benedetto non si limitava a proporre l’attuazione del Concilio Vaticano II e ad opporsi all’ostilità dei passatisti nei suoi confronti, ma faceva un’importantissima distinzione tra vera e falsa interpretazione del Concilio, oltre a riconoscere che nella parte pastorale c’erano punti discutibili.

Papa Francesco non ha ripreso né l’uno né l’altro discorso limitandosi a dire in maniera drastica che chi non accetta il Concilio è fuori della Chiesa, col risultato di non riconoscere la parte giusta della critica passatista al buonismo del Concilio e di favorire i modernisti che si presentano come araldi del Concilio, mentre ne sono i falsificatori.

Io penso che il prossimo Papa dovrà riprendere i punti buoni del papato di Francesco, come la promozione dei valori umani della fratellanza, dell’uguaglianza, della libertà, della misericordia, del pluralismo, del dialogo, dell’ecologia, ma nel contempo riallacciarsi con l’opera interrotta di Benedetto, e con più comprensione verso i passatisti e una stretta ai freni per i modernisti.

Superando un pastoralismo pedestre e faccendiere, bisogna ritrovare la sensibilità dottrinale di un San Paolo VI o Pio XII, per il bene stesso della pastorale, la quale, priva della preoccupazione per la verità, resta intrappolata nel labirinto della storia e nei tranelli del relativismo e della mondanità.

Inoltre io suggerirei anche di recuperare la sensibilità di San Giovanni Paolo II, il Papa slavo, per la riconciliazione dell’Occidente con l’Oriente, in particolare bisogna che i popoli europei, in particolare i popoli slavi, ritrovino le loro radici cristiane precedenti al secondo millennio, quando tutti i cristiani europei erano in comunione con Roma.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 21 aprile 2025



 

Immagine da: https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2025/4/20/pasqua.html

25 commenti:

  1. Esatto! Ho avuto anche io la stessa reazione: é un andare non un ritornare! E Lei aggiunge anche Arrivederci e non Addio a Papa Francesco. Bellissime parole!

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  2. Caro padre, leggo qui con soddisfazione la sua premessa iniziale: Francesco primo e' "andato" non "tornato" alla Casa : del Padre; che valga come insegnamento per i redattori delle epigrafi relative a molti defunti e anche a tutti i preti ignoranti o assenti di fatto (che si ricordano di insegnare a noi pecore solo quello che e' meno scomodo spiegare) ... e cosi' Dio "non si stanca mai di perdonare", predicava il nostro defunto e predicano tuttora molti nostri pastori vivi (?) d i m e n t i c a n d o di precisare (ecco il danno mortale alle anime) che la condizione "sine qua non" perche' cio' si realizzi e' composta da : c o n f e s s i o n e, p e n t i m e n t o,
    r i p a r a z i o n e e
    c o n v e r s i o n e .
    Sul papa andato giudichera' Dio.
    Noi abbiamo diritto almeno ad una opinione sull'operato che egli ha intrapreso? Credo di si' ; cosi' come lo tirano per la giacchetta i politicanti mondani che lei si affretta a onorare, i giornalisti,
    I presentatori radio/televisivi, che lo lodano perche' ha aperto spiragli e gettato ponti ai loro interessi, per i loro comodi peccati che gridano VENDETTA al cospetto di Dio camuffati da "diritti". Ebbene come loro lodano io credo che posso invece criticare negativamente l'operato di papa Francesco:
    1 ha bastonato chi crede in Dio e cerca di assistere alla Santa Messa con liturgia non destrutturata. grazie Francesco.
    2 ha chiesto scusa ai valdesi.
    3 si e' recato a Lund, terribile.
    4 ha ........... ad abu dabi, terribile.
    5 ha accolto la dea pagana, no comment?
    6 ha fatto chiudere le porte delle Chiese e sospeso la Sacra Eucarestia in occasione dell'operazione "prova satanica" detta emergenza covid, Chiesa in uscita o Chiesa blindata?
    7 ha dichiarato che vaccinarsi e' un atto d'amore ma la terapia transgenica e' frutto di operazioni di ricerca utilizzanti composti da feti frutto di aborto volontario.
    8 ha promulgato amoris letizia.
    9 ha cambiato il padre nostro.
    10 ha respinto il vescovo Zen a "pedate nel sedere" in conseguenza di accordi con i cinesi, cinesi!
    11 coperture altri prelati invischiati ? Si potrebbe continuare ma stop.
    Ora, noi non possiamo giudicare, ripeto e concordo, ma non facciamolo Santo Subito per forza eh, ricordiamo agli ignoranti chi fu lutero e chi sono i caporioni cui papa Fransisco, speriamo senza accorgersene, ha prestato il fianco, deviando milioni
    di anime ignoranti su rotaie nefaste!
    Che Dio ci guidi presto con una nuova Chiesa restaurata a dovere e che perdoni noi ferventi in Cristo se di tanto in tanto sentiamo il bisogno di sfogare il nostro dolore per il marcio che ci circonda taluni prelati compresi.

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    1. Caro Fedele,
      lei mi elenca una serie di fatti su ognuno dei quali io ho preso posizione fin dall’inizio del pontificato di Papa Francesco. Si tratta di fatti circa i quali è possibile muovere critiche, ma bisogna farlo con sguardo benevolo e volontà di collaborazione.
      Ma soprattutto, al di là di questi difetti, è importante il saper vedere i lati positivi di questo Papa, alcuni dei quali sono di portata storica e hanno fatto progredire la Chiesa verso il Regno di Dio. Anche di questi lati ho parlato ampiamente nel mio blog. Per questo la invito a consultare la mia scheda dedicata al magistero e alla pastorale di Papa Francesco.
      Per la salvezza della nostra anima è soprattutto importante approfittare dei lati positivi e lasciar cadere quelli negativi. L’insistenza su questi ultimi può essere un segno di fariseismo e di presunzione.

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    2. possibile fariseo e possibile presuntuoso:
      contro i fatti negativi (fatti reali) che ho elencato e, soprattutto, tenuto in conto che ho posto le dovute premesse di cautela, devo incassare queste altre bastonate (ma tanto come indietrista, fanatico, talebano cattolico, bigotto, fondamentalista, ultracattolico ecc. ci ho fatto il callo); ora veda Padre, ella si deve spiegare meglio con me: siccome io credo di aver parlato con il mio cuore per il bene della Santa Chiesa e quindi per tutti i cattolici e per Dio, non contro Dio,
      Mi avvisi ufficialmente qui ed ora che l'anima mia e' in grave pericolo di dannazione in conseguenza di quanto pensa la mia mente e parla il mio cuore, come fossimo in confessione.
      Poi trarro' le conseguenze, mi affido alla Sua competenza sacerdotale, io ho il terrore di finire all'inferno. Se mi sto avviando verso la dannazione mi dia un perentorio alt. La prego. La ringrazierei inoltre se mi rassicurasse sul fatto che se tacessi la verita' (mai assoluta, d'accordo) sopra le conseguenze secondo me negative derivanti da alcune azioni del Francesco, non commetterei PECCATO DI OMISSIONE. Grazie ancora. LJC.
      P.S. anche lei vedo cade nel tranello divisore : cattolici tradizionalisti contro cattolici progressisti: i cattolici sono di un tipo solo: quelli che pregano e credono: e' triste sentire queste cose anche da preti di campagna cosi' come fanno i giornalisti opinionisti in tv.

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    3. Caro Fedele,
      io non ho detto che lei di fatto sia un fariseo o un presuntuoso. Non potrei permettermelo. Le ho dato solo un avvertimento, mettendola in guardia dal rischio di cadere in questi difetti.
      Da che cosa ho ricavato questo mio timore? Dal fatto che ho notato che lei mette in rilievo i difetti di Papa Francesco e tralascia di mettere in evidenza le sue buone qualità. Allora lei capisce che un simile modo di valutare una persona può mostrare in chi si esprime così l’atteggiamento di chiusura tipico dei farisei e dei presuntuosi.
      Non senta però queste mie parole come una accusa che io faccio a lei, ma semplicemente come un richiamo a prestare più attenzione ai lati positivi.
      Per quanto riguarda lo stato della sua anima riguardo a Dio, non mi permetto di giudicare. Io le ho offerto solamente dei criteri di valutazione, che sta a lei usare secondo la sua prudenza.
      Il timore di dannarsi è una cosa buona in quanto suppone la consapevolezza della nostra fallibilità e induce a stare più attenti a evitare il peccato. Tuttavia questo timore va accompagnato con la fiducia nella misericordia divina e non deve essere motivato soltanto dal mio interesse personale, ma anche dal desiderio di fare la volontà di Dio e quindi, in fin dei conti, dev’essere motivato dall’amore.
      Per quanto riguarda il problema del peccato di omissione, essa riguarda sia i lati negativi che quelli positivi. Certamente, per quanto riguarda i primi, probabilmente lei non commette questo peccato, ma rischia di commetterlo per quanto riguarda i secondi.
      Le chiarisco che il binomio che io ricordo non è tradizionalista-progressista, ma passatista-modernista, che è un’altra cosa. Infatti il primo binomio si riferisce a due scelte legittime, che non intaccano l’essere cattolico, per cui ognuno è libero di fare la sua scelta e nello stesso tempo possiamo dire che tradizionalismo e progressismo si integrano a vicenda.
      Altro discorso bisogna fare al binomio passatista-modernista. Qui purtroppo siamo nell’ambito dell’eresia per entrambi, in quanto, mentre il primo non accetta l’autorità del Concilio e dei Papi del postconcilio, il secondo falsifica la dottrina del Concilio e dei Papi del postconcilio.
      Per quanto riguarda la definizione di Cattolico normale, è chiaro che essa prescinde da scelte di corrente come potrebbe essere il tradizionalismo o il progressismo, e dobbiamo ricavarla dalla definizione che risulta dal Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC).

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  3. "Il cammino VERSO la casa del Padre COMINCIA, per ciascuno di noi, nel giorno stesso in cui apriamo gli occhi alla luce e, mediante il Battesimo, alla grazia." Papa Francesco

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    1. Caro Anonimo,
      mi compiaccio molto di queste parole di Papa Francesco, che non conoscevo e che capitano perfettamente a proposito del tema che ho toccato, circa questo cosiddetto “ritorno al Padre”.
      Quello che ho detto è per un cristiano di palmare evidenza, perché noi siamo creature tratte dal nulla e chiamate ad andare precisamente là dove non siamo mai stati, mentre chi ritorna al Padre è solo Colui che è “uscito dal Padre”, Nostro Signore Gesù Cristo. Egli è Dio da Dio. Noi siamo creature, create da Dio dal nulla.

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  4. "Il cammino verso la casa del Padre comincia, per ciascuno di noi, nel giorno stesso in cui apriamo gli occhi alla luce e, mediante il Battesimo, alla grazia. Una tappa importante di questo cammino, per noi sacerdoti e vescovi, è il momento in cui pronunciamo l’ “eccomi!” durante l’Ordinazione sacerdotale. Da quel momento siamo in modo speciale uniti a Cristo, associati al suo Sacerdozio ministeriale. Nell’ora della morte, pronunceremo l’ultimo “eccomi”, unito a quello di Gesù, che morì affidando il suo spirito nelle mani del Padre (cfr Lc 23,46). I Cardinali e i Vescovi che oggi ricordiamo nella preghiera, per tutta la loro vita, specialmente dopo averla consacrata a Dio, si sono dedicati a testimoniare e donare agli altri l’amore di Gesù. E, con la parola e l’esempio, hanno esortato i fedeli a fare altrettanto." Papa Francesco

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    1. Caro Anonimo,
      la ringrazio di cuore per queste belle parole di Papa Francesco, che non conoscevo e che cadono a puntino circa l’espressione “tornare al Padre”.

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  5. Ma Padre Cavalcoli, lei lo ha canonizzato affermando che già riposa in pace con il Padre! Come fa a saperlo? L'ha affermato la Chiesa?

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    1. Caro Anonimo,
      innanzitutto vorrei dirle che mi sembra del tutto plausibile pensare che l’anima di Papa Francesco sia in paradiso. Eventualmente potrebbe essere in purgatorio. Per questo è sempre bene pregare per lui, anche se fosse in paradiso. Inoltre io ritengo che sia bene chiedere anche le sue preghiere quand’anche fosse in purgatorio.
      Per quanto riguarda la questione della canonizzazione, potremmo notare la differenza tra quanto avvenne subito dopo la morte di San Giovanni Paolo II. In quella occasione le folle gridarono: “Santo subito!”. Invece nel caso di Papa Francesco abbiamo sentito lodi da tutto il mondo e anche meritate. Ma nessuno ha parlato di santità, ma questo non è necessario.
      Lei saprà bene che i Papi canonizzati sono pochissimi. Questo non è un buon motivo per non apprezzare i lati positivi degli altri Papi e dello stesso Papa Francesco. Anzi è chiaro che anche in questo caso noi dobbiamo imparare da questi lati positivi e il Papa che gli succede è tenuto a raccoglierli, salvo che per particolari circostanze non giudichi meglio sottolineare altri valori più urgenti.

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    1. Caro Angheran,
      per quanto riguarda la massoneria, io ritengo che si tratti in parte di lodi interessate e in parte di lodi sincere. Le lodi interessate vengono da quei massoni, i quali vorrebbero strumentalizzare il Papa, il quale ha elogiato la famosa triade libertà-uguaglianza-fraternità, la quale, come è noto, è il motto della massoneria. Sennonchè il Papa intendeva riferirsi a quella triade in quanto fondata sul Vangelo.
      Che poi ci sia questo punto di convergenza tra il Vangelo e la massoneria è una cosa che fa sempre piacere, anche se non bisogna dimenticare che, mentre la fraternità cristiana suppone un Padre che è nei Cieli, quella massonica suppone soltanto un concetto di Dio come architetto dell’universo.
      Per quanto riguarda i massoni sinceri, potremmo pensare a coloro che sono rimasti favorevolmente colpiti dalla disponibilità che il Papa ha avuto a dialogare con loro.

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  7. Caro Padre Giovanni,
    avendo già terminato il funerale di papa Francesco, alla vigilia delle sue esequie, possiamo già cominciare a pensare e riflettere nel Conclave.
    Ho cercato e trovato le parole di Joseph Ratzinger nel 1997 sull'azione dello Spirito Santo in un conclave, quando gli è stato chiesto se fosse lo Spirito Santo il responsabile dell'elezione. E ha risposto letteralmente:

    “Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto, da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto”.

    Non mi sembrano parole molto devote, anzi troppo mondane... cosa pensa di questa opinione di Ratzinger? E lei: come crede che agisca lo Spirito Santo nel conclave?

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    1. Caro Dino,
      io credo che lo Spirito Santo garantisca la scelta di un uomo che comunque garantisce la Successione apostolica e che compirà ciò che è essenziale all’ufficio del Romano Pontefice: insegnare infallibilmente la dottrina e guidare la Chiesa verso il Regno di Dio.
      È ovvio che lo Spirito Santo agisce nel rispetto del libero arbitrio dei singoli Cardinali. Inoltre, come dice il Cardinale Ratzinger, in base a questo presupposto non è per nulla escluso che ottenga la maggioranza un Cardinale la cui condotta personale sia moralmente difettosa. Non è escluso inoltre che sia un Cardinale che nel governo della Chiesa possa commettere delle imprudenze e delle ingiustizie. È evidente che questi falli non possono essere addebitati allo Spirito Santo. Tuttavia Egli li permette perché il Popolo di Dio, provato nella fede, possa aumentarla.
      Ad ogni modo lo Spirito Santo fa sì che ogni Papa compia i suoi doveri essenziali, anche se personalmente non è un santo, in modo tale che la Chiesa venga governata così da camminare verso il Regno di Dio, sotto la guida di Cristo, del Quale il Papa è il Vicario.
      Altra cosa che lo Spirito Santo non può permettere è che le elezioni siano invalide, perché ciò interromperebbe la Successione apostolica, cosa che Cristo ci ha assolutamente garantito. Di ciò non tengono conto gli eretici e gli scismatici, i quali in tal modo perdono la fede nel carisma petrino e mettono in pericolo la loro anima in ordine alla salvezza.

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    2. E quindi sarebbe possibile una "disgrazia" ? Penso al papabile cantante di imagine di john lennon il card. Tagle ... 🤦🏻

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    3. Caro Don Perignon, come sappiamo dalla storia della Chiesa, i Cardinali, magari mal consigliati o influenzati da qualche partito politico o da interessi familiari, a volte hanno scelto persone con diversi difetti morali.
      Tuttavia, a un certo punto quando scelgono il Papa, lo Spirito Santo scende su di lui e gli consente a fare il suo dovere, almeno nel minimo necessario, soprattutto per quanto riguarda la conservazione della purezza della fede.
      Oggi il rischio di fare una cattiva scelta è dato dal potere che hanno i modernisti, i quali, benchè abbiano ricevuto un duro colpo col fatto che il Papa ha raccomandato San Tommaso d’Aquino, molto probabilmente torneranno alla carica, ma ancora una volta queste trame saranno sventate dallo Spirito Santo.

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    4. Molto bene. Grazie, LJC

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  8. Efficace la sintesi offerta dal Cardinal Re nella omelia funebre; ricordando lo stile pastorale, eventi, viaggi e contenuti delle enciclìche e ritrovando nell' insieme il filo conduttore del pontificato di Papa Francesco.

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  9. Vorrei arrivare a vedervi con il prossimo Papa, dovendo dire che il Messale di S Pio V non è stato abolito e che il rito nuovo è da scartare.

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    1. Caro Davide,
      compito delicato del prossimo Papa sarà quello di coordinare meglio Novus Ordo e Vetus Ordo, perchè Benedetto è stato troppo permissivo nei confronti del Vetus e Francesco troppo restrittivo.

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  10. Benvenuti nel 21o secolo.

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  11. Caro Davide siamo giunti al bivio, resurrezione o abisso, prepariamoci; nessuna via mediana sara' possibile alla Chiesa, o Cristo o satana;
    nel secondo caso assisteremo allo scontro finale, vivi o morti.

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I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.