Non si tratta la pace con le armi in mano,
ma con le ragioni nella mente
Oggi più che mai è pericolosissimo per tutti concepire l’atteggiamento che l’Occidente deve avere verso la Russia sul modello del giudice nei confronti del criminale o della pubblica autorità che lo conduce a miti consigli con la forza della coercizione o costringendolo con la sanzione penale o la minaccia della pena.
Oggi nessuna nazione che non sia accecata dalla superbia e dall’imperialismo può permettersi di far pace con una nazione avversaria con un simile modo di ragionare, che poteva ancora funzionare fino all’invenzione delle armi atomiche, ma che oggi – e lo sanno tutti – non funziona più. Nessuna grande potenza può obbligare un’altra a far pace con lei sotto la minaccia delle armi atomiche.
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La storia da duemila anni, con la nascita della Chiesa e delle comunità e delle famiglie cristiane, dimostra nei fatti e con gli esempi che un’umanità pacifica e concorde, nella giustizia e nella libertà, una umanità felice, ben ordinata e virtuosa, una comunità fatta da fratelli che si amano, una umanità capace di un continuo progresso sociale, economico, culturale, politico, morale e spirituale non è impossibile, non è un’utopia, ma si può cominciare a realizzare sin da quaggiù, sia pur sempre tra i difetti e le debolezze della vita presente, seguendo le vie e le norme del Vangelo e con l’aiuto della grazia divina.
Immagine da Internet: Santi Cirillo e Metodio
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