Circa l’identità del popolo ebraico
Prima Parte (1/4)
La salvezza viene dagli Ebrei
Gv 4,22
Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio:
il Signore tuo Dio ti ha scelto
per essere il suo popolo privilegiato
fra tutti i popoli che sono sulla terra
Dt 7,6
L’identità del popolo ebraico è un mistero di fede
Risulta dalla rivelazione biblica che il popolo ebraico come entità etnica è prediletto da Dio fra tutti gli altri popoli, in quanto ha ricevuto da Dio la missione di essere mediatore di salvezza per tutta l’umanità e quindi esemplarmente santo fra tutti i popoli.
Dio quindi entra in una speciale comunione con lui, lo considera suo figlio prediletto, gli dona il suo Spirito e la sua legge di vita, è geloso di lui come uno sposo della sposa; non tollera che abbia altri amanti; gli si manifesta come modello di santità: «Voi sarete santi, perchè io sono santo» (Lv 19,2).
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Nella visione ebraica Gerusalemme è la madre di tutti i popoli, i quali tutti devono radunarsi a Gerusalemme per adorare il Signore (Zac 14,17.
Gerusalemme è paragonata da Isaia ad una madre che consola ed allatta i suoi figli (Is 66, 10-13).
Perché Pietro ha voluto andare a Roma? Perché Cristo gli aveva fatto capire che per suo mezzo Egli avrebbe trionfato sull’Impero Romano. E difatti, dopo tre secoli di tenacia, di perseveranza, di fedeltà, di umiliazioni, di sacrifici, di martìrii, di fede, di speranza e di coraggio, nel 323 l’Imperatore Costantino gli avrebbe detto: «hai vinto, o Galileo!».
Pietro, cioè il Papa, alla fine del mondo, compiuta la sua missione, tornerà a Gerusalemme, perché è là che tutti i salvati devono convenire, come profetizza anche l’Apocalisse di San Giovanni.
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