Andrea Grillo insiste nel profanare l’Eucarestia

 

Andrea Grillo insiste nel profanare l’Eucarestia

 

Andrea Grillo il 17 giugno u.s. ha pubblicato una critica al teologo Domenicano Padre Roberto Coggi a proposito della Consacrazione Eucaristica:

 

Il testo di Roberto Coggi, all’inizio della sua Introduzione scrive:

“Conosciamo la dottrina cattolica riguardo alla presenza reale. Con le parole della consacrazione: «Questo è il mio Corpo», «Questo è il mio Sangue», la sostanza del pane diventa il Corpo di Cristo, e la sostanza del vino il suo Sangue.”

Forse qualcuno avrebbe dovuto aggiornare il padre domenicano sul fatto che la riforma del Messale del 1970 ha cambiato quella che lui è convinto sia “dottrina cattolica”, ma è sola la sua fantasia. Le parole della “formula” non sono soltanto quelle che lui cita, ma ne comprendono molte altre: “Prendetene e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”, e poi “Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue, per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti, per il perdono dei peccati. Fate questo in memoria di me”. Non è affatto sorprendente che una cultura dei miracoli eucaristici, che dimentica l’unico “miracolo”, sia legata ad una lettura minimale, secca e superata tanto della consacrazione quanto della celebrazione eucaristica.

È utile che, subito dopo, P. Coggi ripeta correttamente la teoria di Tommaso d’Aquino sui miracoli eucaristici. Ma, appunto, quella teoria elimina ogni possibilità di “miracolo”: il corpo e il sangue sono solo “apparenze” del pane e del vino. Questo dovrebbe escludere la valorizzazione del miracolo, mostrandone soprattutto il limite. In particolar modo se si parla di un adolescente di 14 anni![1]

 

Questo discorso di Andrea Grillo manca completamente di coerenza logica, perché pretende di utilizzare le parole che egli cita dal Messale del 1970 per contraddire alle parole del P. Coggi, che si limita a ricordare la dottrina cattolica concernente la transustanziazione eucaristica.

Ora, quello che dice il Messale del 1970 non contraddice affatto al dogma della transustanziazione, ma semplicemente lo presuppone e aggiunge delle formule esplicative e giustificative.

Grillo accusa P. Coggi di lavorare di fantasia. Invece dobbiamo dire con dispiacere che la fantasia, e per giunta una fantasia empia e morbosa, si trova nella mente di Andrea Grillo.


Per quanto riguarda i miracoli eucaristici, la carne e il sangue presenti sono effettivamente carne e sangue umani, evidentemente creati miracolosamente da Dio. Quindi non è affatto vero che questa presenza miracolosa di carne e di sangue sia, come dice Grillo, una apparenza del pane e del vino.

Grillo sembra equivocare sul significato della parola apparenza. Il P. Coggi usa questo termine come sinonimo di specie eucaristica, per cui qui apparenza ha un significato realistico. Ma Grillo sembra alludere al significato di apparenza come sinonimo di sembrare o di sembianza.

Ora è chiaro che la carne e il sangue del miracolo eucaristico sono vera carne e vero sangue umani e non sono affatto apparenza del pane e del vino, né nel senso realistico né nel senso di sembianza, ma sono vere realtà, anche se, come dice P. Coggi, non possiamo considerarli come appartenenti al Corpo glorioso del Signore in cielo.

Inoltre è bene ricordare a Grillo, se ancora non l’ha compreso, che sotto la realtà della carne e del sangue umani miracolosi e sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, c’è la sostanza del Corpo e del Sangue del Signore.

 

Diciamo infine che Grillo ha perfettamente ragione quando dice che l’Eucarestia è il principio della comunione ecclesiale. Tuttavia occorre ripetere ancora una volta che questa comunione ecclesiale è autentica quando è basata sulla fede sulla transustanziazione, come la Chiesa continua e continuerà ad insegnare fine alla fine del mondo.

Questa è la fede che ha animato la santità del Beato Carlo Acutis; fede che purtroppo sembra mancare a Grillo.


Per respirare un po’ di aria pura presento una omelia del Servo di Dio di Padre Tomas Tyn, con note di P. Coggi e anche mie, sulla solennità del CORPUS DOMINI.

Omelia del Servo di Dio P. Tomas Tyn, del 1 giugno 1986, presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo Fuori le Mura di Bologna, nella solennità del Corpus Domini:

-        https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/corpus-domini-omelia-di-p-tomas-tyn-op.html

-        https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/omelia-corpus-domini-servo-di-dio.html


P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 20 giugno 2025


5 commenti:

  1. Caro Padre, purtroppo ho letto anche una critica di Grillo nei confronti del prossimo beato Carlo Acutis. Nella critica scrive che la chiesa lo avrebbe plagiato insegnandogli dottrine vecchie sull'eucaristia. Giuseppe

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    1. Caro Giuseppe,
      se legge quello che ho pubblicato oggi, potrà vedere il mio pensiero circa i problemi suscitati da Grillo.
      Evidentemente Grillo ha l’appoggio di un ambiente molto forte, se può permettersi un’aggressione così sfrontata nei confronti della Chiesa.
      Potremmo chiederci che cosa può fare adesso Papa Leone XIV. Io credo che per adesso dovrà sopportare, ma immagino che prenderà qualche provvedimento. Soprattutto dobbiamo confidare nell’azione dello Spirito Santo, che si è vista molto chiaramente nella velocità con la quale è stato fatto il Papa.

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  2. Ho una domanda: dal momento che nei miracoli eucaristici viene meno l'apparenza del pane e del vino (sostituita miracolosamente da tessuti di carne)... che è sostanziale (scusate il gioco di parole) alla presenza reale di Cristo (basti pensare che il fenomeno della digestione annulla tale presenza)... ha senso adorare un miracolo eucaristico? O tecnicamente si tratterebbe di "idolatria".

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    1. Manca il punto interrogativo alla fine ovviamente

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    2. Caro Gabriele,
      nei miracoli eucaristici abbiamo la presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche incorrotte del pane e del vino, accanto alla presenza di carne e sangue umani maschili, dello stesso tipo.
      Dov’è il miracolo? Nel fatto che Dio miracolosamente ha mutato una parte delle specie eucaristiche, miracolosamente conservate, nelle specie di una porzione di carne e di una certa quantità di sangue umano. Questo vuol dire che la presenza reale non riguarda soltanto le specie eucaristiche rimaste, ma anche le specie della carne e del sangue.
      La domanda che ci possiamo fare è la seguente: che rapporto c’è tra questa carne e questo sangue e il Corpo glorioso di Cristo in cielo?
      Evidentemente si tratta di elementi appositamente creati da Dio per confermare miracolosamente la nostra fede cattolica nella transustanziazione e nella presenza reale di Cristo a modo di sostanza, perché la sua propria sostanza è in cielo.
      Oltre a questo miracolo ricordiamo il miracolo della transustanziazione. Il primo miracolo è visibile o sperimentabile, il secondo invece è oggetto di fede.
      Un problema che noi ci possiamo porre è come adoriamo noi, in questo caso, il Mistero Eucaristico. Lo adoriamo in due modi. Adoriamo Cristo nascosto sotto le specie del pane e del vino ed inoltre adoriamo Cristo presente sotto le specie miracolosamente aggiunte della carne e del sangue.

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