I due ladroni
Oggi sarai con me in paradiso
Prima Parte (1/2)
Il famosissimo episodio di Cristo crocifisso tra due ladroni, che ci accingiamo a ricordare nel prossimo Venerdì Santo, non è, come appaiono tanti racconti evangelici, un semplice fatto privato accidentale, oggetto di curiosità storica o di gusto per l’aneddotica, ma è, come tutti i racconti del Vangelo, al di là della sua effettiva realtà storica, il simbolo paradigmatico della condizione dell’umanità davanti a Cristo.
Davanti a Lui tutti dobbiamo scegliere, tutti operiamo la nostra scelta: o con Lui in paradiso o contro di Lui all’inferno. Non si può essere neutrali, non ci si può tener fuori; non si può evitare di prender posizione; non si può scegliere Cristo accanto e alla pari di altri valori, così come non possiamo mettere Cristo al secondo posto dopo un altro valore ritenuto supremo. O Cristo è al di sopra di tutto, e allora ecco il paradiso. O non lo è e allora ecco l’inferno.
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I due ladroni non sono due qualunque personaggi
casuali, circa i quali noi potremmo non riconoscerci né nell’uno né nell’altro.
Al contrario, nessuno di noi può evitare di riconoscersi o nell’uno o
nell’altro. Non in entrambi contemporaneamente per il fatto che esiste un’opposizione
radicale dell’uno all’altro. Potremmo essere tentati di farlo, ma sentiamo che
è una posizione instabile e alla fine impossibile. Dobbiamo scegliere. E
l’oggetto della scelta non è fra due alternative secondarie che possono
lasciare intatta o non compromessa la scelta del fine della nostra vita. No.
Toccano il senso stesso della nostra vita: o per Dio o contro Dio.- Crocifissione di Gesù Cristo ed il sacrificio di Isacco, Antonio Vassillacchi detto Aliense
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