12 maggio, 2024

Il mistero della risurrezione del corpo - Prima Parte (1/2)

 

Il mistero della risurrezione del corpo

Prima Parte (1/2)

Tutti risorgeranno col corpo che hanno adesso

Concilio Lateranense IV del 1215

La situazione presente non ci soddisfa,

ma non riusciamo a sapere come dovrebbe essere il modello alternativo

Una delle promesse che Cristo fa a coloro che Lo seguono è quella che quando Egli tornerà alla fine del mondo, li farà risorgere da morte, ossia ridarà vita al loro corpo in modo tale da vivere per sempre. E per darci una prova di credibilità di queste sue parole, Gesù, come è noto, ha risuscitato alcuni morti (Lc 7,12; 8,54; Gv 11, 1-44).

Questa promessa di Gesù è certo moltoattraente, perché la prospettiva di dover morire ci ripugna. Vorremmo non morire mai. Comunque, se proprio la morte è inevitabile, ci consola almeno questa prospettiva di poter risorgere un giorno ad una vita immortale. Ma come concepire tale vita? Che cosa faremo in questa vita? Continueremo a riprodurci come facciamo adesso? Continueremo a progredire nel padroneggiare sempre più le forze della natura come facciamo adesso?

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-mistero-della-risurrezione-del-corpo.html


Il chiarimento moderno del valore spirituale della coscienza teoretica e cognitiva ha portato come conseguenza un chiarimento dell’obbligo morale che sorge dalla coscienza morale individuale, non per una forma di individualismo liberale, che è una storpiatura di tale concezione, non per la messa in dubbio o la negazione empirista dell’universalità ed assolutezza del dovere morale, la cui universalità ed assolutezza sono conservate dal pensiero antico, ma per il fatto che il pensiero moderno, sollecitato dall’etica liberatrice ed interiorista del Vangelo, esplicitata da Sant’Agostino e San Tommaso, ha compreso meglio le implicanze già presenti nell’etica di Aristotele, ossia il fatto che il giudizio morale sul proprio agire è devoluto alla responsabilità di ognuno, se è vero che ognuno dispone, nel rispetto della legge morale, senza con ciò essere infallibile, della virtù della prudenza (fronesis) e di quel libero arbitrio, mediante i quali determina il contenuto e il valore dei suoi atti nel corso del suo agire morale.

Immagine da Internet: Cena di Emmaus, Caravaggio

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