Nel sacrificio di Abramo Dio non si contraddice
Continua il dialogo con Bruno.
Seconda Parte (2/3)
12-16 agosto
Caro Padre Giovanni,
come sa, sul tema del sacrificio di Abramo, a cui lei ha dedicato ben tre articoli sul blog, ad un certo punto ho ritenuto che non fosse il caso di replicare ulteriormente protraendo così un dibattito, per me oltremodo interessante, ma forse non altrettanto per gli altri lettori (a giudicare dall’assenza di loro commenti), ed anche perché ho avvertito il rischio della ripetizione di quanto già detto…
A distanza di alcuni giorni di ulteriore riflessione, vorrei provare a ritornare sull’argomento in forma di mail privata, nella speranza di riuscire a precisare meglio il mio pensiero, disseminato in vari commenti sul blog, per sottoporlo, cortesemente, al suo giudizio se è d’accordo.
Ritengo che l’interpretazione del sacrificio di Abramo non possa prescindere dall’incipit che inaugura il capitolo 22 di Genesi, introducendo così il lettore alla ricezione di quanto sta per essere narrato:
“Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo […]”.
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/nel-sacrificio-di-abramo-dio-non-si_26.html
Le rivelazioni divine ci mettono alla prova nella fede e nella ragione.
Esse a tutta prima sembrano contrarie al nostro bene, ci fanno soffrire, magari ci lasciano nell’angoscia,
ma a riflettere bene ci accorgiamo che non siamo davanti a qualcosa di contradditorio o di assurdo, non siamo spinti al male.
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