Anima forma sostanziale del corpo
Intelligenza umana e intelligenza artificiale
Prima parte (1/2)
Un importante documento della Chiesa
In occasione della recente memoria liturgica di San Tommaso d’Aquino il Dicastero per la dottrina della fede congiuntamente al Dicastero per la cultura e l’educazione hanno pubblicato una Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana dal titolo Antiqua et nova, dove viene riproposta la dottrina dogmatica della Chiesa circa l’importantissimo tema del rapporto nell’uomo fra anima e corpo, un insegnamento essenziale per la salvezza, circa il quale purtroppo all’interno stesso della Chiesa si registra da molti decenni un doloroso conflitto fra due posizioni estremiste, entrambe eretiche, e cioè una tendenza idealista, che intendendo l’essere come coscienza, riduce la materia a spirito e una materialista, che considera lo spirito come il vertice dell’evoluzione della materia.
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E’ evidente che il Concilio suppone la dottrina della sostanza creata che può essere o composta di materia e forma, ed abbiamo la sostanza materiale o essere pura forma ed abbiamo il puro spirito. Il Concilio riconosce che la natura umana è composta di materia e forma, ossia di spirito e corpo, come aveva insegnato il Lateranense IV, ma precisa che l’anima è forma del corpo, cosa che il precedente Concilio non aveva detto.
Dunque da questi insegnamenti della Chiesa abbiamo che nella persona viva anima e corpo, spirito e materia formano certamente un’unica natura, un’unica sostanza, benché composta di due nature eterogenee ed enormemente differenti, come lo spirito e il corpo.
Qui per due nature non si intende la natura del tutto o della persona, ma due componenti naturali, che assieme formano l’unica natura umana composta di anima e corpo.
Propriamente parlando, anche se ciò non suona bene, non è l’anima ad essere nel corpo, come un contenuto nel contenitore, come l’acqua in un bicchiere, ma è il corpo che è nell’anima ed è contenuto nell’anima. Come la forma del fuoco dà forma al fuoco, così ciò che dà forma e vita al vivente, lo sostiene e lo sorregge, è l’anima, che è ciò per cui il vivente vive, ciò da cui è formato per vivere e da cui il vivente per vivere riceve vita.
Tuttavia il modo di esprimersi comune per cui l’anima è nel corpo ha una sua certa motivazione, in quanto è facile vedere l’anima come una forza intima e nascosta sotto il corpo, una forza intima che si manifesta all’esterno con le forme, i tratti e i movimenti del corpo.
Immagine da Internet: Luca della Robbia, formella dell’Opera del Duomo di Firenze
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