Come rivolgerci a Dio
Prima Parte (1/2)
Padre nostro che sei nei cieli
Figlio di Davide, abbi pietà di me!
Veni Sancte Spiritus
La preghiera monoteistica
ovvero la
preghiera umana
La preghiera a Dio in generale la formiamo sulla base del nostro modo di pregare in una situazione di bisogno un’altra persona umana, una persona buona, che sappiamo che ci ama, che è in grado di aiutarci ed è disposta a farlo.
Per essere spinti a pregare dobbiamo aver coscienza di ciò di cui abbiamo bisogno. Possiamo conoscere ciò in una forma precisa e specifica oppure in una forma generica, vaga e indeterminata. Possiamo conoscere ciò di cui abbiamo bisogno, ma non i mezzi per realizzarlo. Oppure può capitare di credere di aver bisogno di qualcosa, che però non ci fa veramente bene, ma ci è dannoso.
Per essere esauditi nelle nostre preghiere a Dio dobbiamo esser certi di chiederGli ciò che Egli stesso vuole per noi. Per questo, la prima preghiera che dobbiamo rivolgerGli è di farci conoscere la sua volontà, affinchè possiamo chiederGli di poterla compiere o che venga fatta.
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È chiaro che la possibilità della preghiera è fondata sulla coscienza della distinzione tra il nostro io e il Tu divino. Il pregare è una richiesta di aiuto a qualcuno che ci può aiutare.
La religione naturale è sufficiente a dar fondamento alla preghiera.
Il cristiano, come ogni uomo ragionevole, sa che Dio esiste, ma, in quanto cristiano, informato da Cristo e dalla Chiesa circa la piena beatitudine dell’uomo, non si limita a pregarlo in quanto Dio, bensì Lo prega come Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, giacchè è molto meglio conoscere, amare e pregare Dio così che con la sola ragione.
Immagine da Internet:
- Angeli in preghiera, Chiocchetti G. B. (1898),Trento
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