Il Diario del Concilio di Padre Congar
Un testo autorevole
di attualità sul Concilio
Nel 2005 le
Edizioni San Paolo pubblicarono in due volumi il Diario del Concilio del Padre Yves Congar, il quale prese nota
quasi giorno per giorno, dal 1963 al 1966, degli avvenimenti e dei lavori o
episodi attinenti, ai quali egli partecipò soprattutto personalmente.
Anche se
esprime ovviamente un punto di vista particolare, senza alcuna pretesa di
esaustività, si tratta di un documento estremamente interessante e ricco di
informazioni dettagliate, data l’eccezionale competenza dell’Autore, perito del
Concilio, per sapere quale contributo ha dato, per capire che cosa è successo
al Concilio, le reazioni nella Chiesa e nella società, quali erano i suoi
intenti, quali erano i protagonisti principali dei lavori conciliari, quali i
problemi che nascevano, quali le visioni nuove che sorgevano, in che termini si
poneva lo scontro fra coloro che avrebbero voluto che si individuassero meglio gli
errori e si fosse più severi nel condannarli
e che si ribadissero le posizioni tradizionali in pericolo, e coloro
invece che, fedeli all’ispirazione di Papa Giovanni, volevano una Chiesa meno giuridista,
meno trionfalista, più libera, più aperta alla misericordia e alla voce dello
Spirito Santo, e una nuova evangelizzazione, che utilizzasse un linguaggio
moderno e praticasse un dialogo col mondo moderno fondato sull’apprezzamento
dei suoi valori.
congar un teologo della nuova teologia, ho letto che fu condannato da Pio xii ,e visti i risultati del concilio vaticano 2 aveva ragione ,non lo crede?
RispondiEliminafabrizio
Caro Fabizio,
RispondiEliminano, Congar non è mai stato condannato; però durante i pontificato di Pio XII ebbe molte diffcoltà a pubblicare le sue opere e fu più volte sospettato, inquisito e censurato dai Superiori dell'Ordine e dal Sant'Ufficio, e a volte con buone ragioni. Ma come perito del Concilio dette un buon contributo soprattutto nell'ecumenismo ed in ecclesiologia, tanto che per i suoi meriti S.Giovanni Paolo II nel 1994 lo fece Cardinale.
P.Giovanni
Dall'albero si riconoscono i frutti, ci aspettavamo una primavera ed è venuto l'inverno... gli arroganti che parlavano di una nuova pentecoste non si sono accorti che La Pentecoste è già stata infusa una volta per tutte e in modo perfettissimo, Dio non si ripete, chi non riconosce questo si chiude a quel santo Soffio che spira costante da quella prima volta, per questo è blasfemo dire che la Chiesa aveva bisogno di una nuova pentecoste.
RispondiEliminaOggi vediamo le rovine che ha provocato l'arroganza di falsi maestri come congar.