Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, padre Giovanni Cavalcoli ci ha inviato una sua riflessione-commento sull’intervista che il card. Robert Sarah ha rilasciato nei giorni scorsi, e di cui abbiamo già parlato su Stilum Curiae. Buona lettura.§§§
Caro Tosatti,che cosa ha inteso dire il card. Sarah con quella frase lapidaria «chi è contro il Papa è fuori della Chiesa»? Se prendiamo questa preposizione «contro» in senso assoluto, come mi pare qui la si debba intendere, il significato mi sembra evidente: chi è contro il Papa innanzitutto in ciò che lo riguarda in quanto Papa, ossia come Pastore della Chiesa, ma anche – se pensiamo al dovere della carità – come uomo. Si può essere col Papa, se lo si disprezza come uomo?
Tuttavia occorre precisare che propriamente e formalmente è contro il Papa e quindi fuori della Chiesa non tanto chi lo critica nei suoi lati umani, ma chi nega maliziosamente la sua autorità soprannaturale, chi gli si ribella come a maestro della fede e come guida della Chiesa, chi non è in comunione con lui, chi lo odia, gli nutre rancore, gli è nemico o lo disprezza in quanto Papa. Chi lo offende nella sua umanità non va direttamente contro la Chiesa, se non di riflesso, in quanto quell’uomo è il Papa.
Ora è chiaro che per essere in comunione con la Chiesa, per amare la Chiesa, occorre amare il Papa, obbedire al Papa, essere in comunione con lui: dalla nostra comunione col Papa dipende la nostra comunione con la Chiesa. Peccare contro il Papa nella carità ed obbedienza verso di lui, è peccato contro la Chiesa: è peccato di scisma. Se poi gli si disobbedisce nella dottrina della fede, è eresia.
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https://www.marcotosatti.com/2019/10/11/padre-cavalcoli-commenta-e-spiega-lintervista-del-card-sarah/
Card. Robert Sarah
(immagine da internet)
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