Sulla questione
dell’infallibilità pontificia
Un Papa
zelante, ma che ci fa soffrire
Tutti gli osservatori più oggettivi e fedeli al
magistero dell’attuale Pontefice, sin dagli inizi del suo pontificato, hanno
segnalato nei suoi frequentissimi insegnamenti, accanto alla chiara e costante testimonianza
del Successore di Pietro e del Maestro della fede, rilevabile, come è naturale,
soprattutto nei documenti di maggior impegno dottrinale, una serie di giudizi
su temi riguardanti la fede che hanno sorpreso e turbato i cattolici più
zelanti della sana dottrina e più attaccati al magistero infallibile del Romano
Pontefice.
Citiamo alcuni esempi di tali giudizi. Essi
vertono circa l’assolutezza ed immutabilità della verità e della morale, l’aspetto
intellettuale della fede, la conservazione del deposito della fede, gli
attributi divini, la giustizia divina, la Santissima Trinità, il significato
della sofferenza, la soddisfazione per i peccati, l’essenza della Chiesa, il
rapporto Chiesa-mondo, il fine dell’evangelizzazione, la mariologia, il
rapporto uomo-natura, l’ecumenismo, il pluralismo religioso, la valutazione
della figura di Lutero, giudizi che appaiono dissonanti dalla sana ragione, dai
dati della storia, dalla Sacra Scrittura, dalla Sacra Tradizione, dagli
insegnamenti dei precedenti Pontefici e dei Concili, nonché dagli insegnamenti
dei Santi.
Continua a leggere:
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.