Cari Vescovi, parlateci di Dio
Prima Parte (1/2)
Ad Aldo Maria Valli
Disce elevare ingenium, aliumque rerum ordine ingredi
Card. Tommaso de Vio, OP, detto il Gaetano
In mille faccende
affaccendati
Un mio caro amico, Aldo Maria Valli gestisce da anni un sito web molto frequentato dal titolo suggestivo: duc in altum. Dispiace che egli svolga questo programma con un tono troppo duro verso il Santo Padre, che come Vicario di Cristo, certamente ci conduce in alto. Egli tuttavia ha ragione nel constatare con dolore, da buon cattolico, il clima di aridità, sonnolenza e sciatterìa spirituali che stiamo vivendo.
Assistiamo a un diffuso ripiegarsi dei pastori sul mondo e cedere ai suoi allettamenti sotto pretesto del dialogo, della cura dei poveri e della misericordia per i fragili e i sofferenti. Le figure dell’immigrato e dell’omosessuale sembrano occupare tutto lo spazio lasciando in ombra altri aspetti e bisogni più profondi del dramma umano del nostro tempo.
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Il Vescovo e il Cardinale, in collaborazione col Papa, hanno come loro uditorio naturale non solo e non tanto la loro diocesi, ma la Chiesa intera. Già il teologo si rivolge alla Chiesa. Con ben maggior ragione e autorità lo fanno il Vescovo e il Cardinale, i quali, cum Petro et sub Petro, sono veri maestri della fede. Vorremmo vederli più attorno al Papa nel parlarci di Dio, delle grandi sfide della Chiesa di oggi, delle sue chances, delle sue sofferenze e delle sue gioie, delle sue speranze, dei suoi dubbi e delle sue certezze.
Immagine da Internet: Portogallo, 2 agosto 2023
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