18 novembre, 2023

Ateismo e salvezza - Prima Parte (1/10)

 

Ateismo e salvezza

Prima Parte (1/10)

Lo stolto pensa: Dio non esiste

Sal 53,2

 

Se non credete che Io Sono,

morirete nei vostri peccati

Gv 8,24

Occorre prendere sul serio la questione dell’ateismo

Scrivo questo saggio perchè faccio mie e parole pronunciate da Benedetto XVI, nella memorabile lettera che egli scrisse ai vescovi il 10 marzo del 2009:

«Il vero problema in questo nostro momento della storia – scriveva quel Papa – è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più».

Si potrebbe dire per converso che l’umanità resta umana solo in quanto almeno implicitamente crede in Dio e viceversa diventa disumana nella misura in cui abbandona Dio. È impossibile amare l’uomo se non si ama Dio, così come non si può ottenere l’effetto se non si fa leva sulla causa. Parimenti, se c’è l’effetto, c’è la causa che lo produce: chi ama sincerante il prossimo, dà prova di amare Dio, è egli stesso una prova dell’esistenza di Dio, anche se forse si considera ateo, ma, come è stato detto, «crede di non credere». È quella che un tempo si chiamava «fede implicita».

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/ateismo-e-salvezza-prima-parte-110.html


 

L’ateismo, come dice Gian Franco Morra, non è una teoria ma un postulato pratico. Non è un sapere, ma un non voler sapere. Non è una cosa saputa, ma una cosa voluta. 

Ecco subito un punto importante, al quale forse molti non pensano: l’ateo sa che Dio esiste, ma non vuole pensarci perché vuole fare la sua volontà e non quella di Dio. 

Simone de Beauvoir diceva: «so benissimo che Dio esiste. Il mio ateismo è che a Dio non ci voglio pensare». Questo non è solo l’ateismo della de Beauvoir, ma ogni ateismo.

Nessuno ignora in buona fede che Dio esiste come io posso ignorare quante sono le isole dell’arcipelago filippino. Sicchè nessuno al momento della morte può presentarsi a Dio dicendo: «Scusami, o Dio, ma non sapevo che Tu esistevi. Non sapevo che peccando offendevo Te. Ti prego allora di non incolparmi dei miei peccati!».

Immagine da Internet: Simone de Beauvoir

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.