07 novembre, 2023

Il Papa sprona i teologi

 

Il Papa sprona i teologi

Un documento stimolante ed incoraggiante

Il 1° novembre scorso il Santo Padre ha emanato il un Motu proprio Ad theologiam promovendam, col quale conferma, riforma, incoraggia e dà nuovo incremento alle attività del Pontificia Accademia Teologica, un organismo culturale della Santa Sede, che raccoglie da tutta la Chiesa un ristretto gruppo di teologi che si sono segnalati per la loro competenza e fedeltà alla Chiesa nelle varie discipline della scienza teologica.

Il documento del Santo Padre è segnato e guidato dalla categoria della novità e quindi dal rimando allo Spirito Santo, che nel battesimo ci ha fatti rinascere con Cristo e ci ha resi nuove creature ad immagine di Cristo. È tuttora in atto e non ancora compiuta quella svolta epocale, che fu inaugurata 60 anni fa dal Concilio Vaticano II col chiudere definitivamente un precedente tempo della Chiesa nel quale troppo si era insistito sulla severità e non abbastanza sulla misericordia.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-papa-sprona-i-teologi.html

Il Papa presenta giustamente la teologia come sapere critico. Questa affermazione meritava un ampio sviluppo. Il teologo è chiamato a conoscere la tematica teologica dibattuta nel suo tempo, deve fare un vaglio delle diverse e contrastanti opinioni, discernere quanto è utile al progresso della teologia e al bene delle anime e quanto invece è dannoso e induce alla disobbedienza alle leggi divine o allontana da Dio o crea nemici di Dio.

6 commenti:

  1. Staglianò: “La modifica degli statuti, una riforma nel solco della Tradizione”
    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-11/pontificia-accademia-teologia-stagliano-papa-chiesa.html

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  2. Caro Padre cosa pensa di quello che scrive questo signore? https://pellegrininellaverita.com/2023/11/03/sinodo-sulla-sinodalita-3-articoli-e-una-nota-per-uno-sguardo-trasversale/comment-page-1/#comment-47636

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  3. Beati i poveri di spirito9 novembre 2023 alle ore 20:10

    Reverendo padre, io ammiro sinceramente la sua pazienza e saggezza. Ma devo dirle che la risposta della Dottrina della Fede su trans/omosessuali e ruolo di padrino mi sembra uno scandalo grave. Che cosa dovrei dire adesso ai miei figli in merito agli atti omosessuali o alla cosiddetta "disforia di genere" e al cambio di sesso ? Perché fino ad ora ho insegnato loro che si tratta di peccati gravi da evitare con tutte le forze. Mi sono dunque sbagliato? Che senso ha più l'insegnamento cristiano? Sono davvero addolorato e molto molto confuso.

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    1. Caro Beati,
      la condanna ecclesiale della sodomia come peccato resta valida e sempre lo sarà.
      Il documento del Dicastero, che lei cita, sottintende questa condanna.
      Il punto di vista dal quale si pone è invece la valorizzazione delle persone omoaffettive in tutto ciò che nella loro persona e nella loro condotta c’è di buono.
      Il fatto stesso che esse possano essere testimoni a un Battesimo o a fare da padrini, non va assolutamente inteso come avallo del peccato di sodomia, ma va inteso come riconoscimento della possibilità di essere in grazia, anche se ovviamente se cadono in peccato hanno l’obbligo di purificarsi, come del resto è dovere di tutti i cristiani fare per qualunque altro peccato.

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    2. Beati i poveri in spirito11 novembre 2023 alle ore 08:46

      Lo capisco, e posso capire l'intento che sembra esserci, ma come genitore io devo dire ai miei figli che gli atti omosessuali sono un disordine grave oltre che un peccato che grida a Dio, che una coppia omosessuale non è una famiglia, che il desiderio di cambiare sesso viene da un disturbo della mente perfettamente curabile e che tutto quanto si dice oggi sui trans e sull'identità di genere è una menzogna diabolica colossale, che modificare e distruggere i caratteri genitali è una ribellione gravissima. Oggi non mi sento più confermato in questo.
      Noi genitori lottiamo ogni giorno con grande fatica contro la catechesi del mondo che cerca di convincere i nostri figli che tutto questo è normale, e in alcuni casi persino i preti sostengono sia la volontà di Dio.
      Adesso non sono più sicuro di cosa sia vero.
      Padre le chiedo una benedizione per me e i miei figli, le auguro una santa domenica

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    3. Caro Lettore,
      apprezzo molto la sua sensibilità morale e il suo senso di responsabilità nei confronti dell’educazione dei suoi figli. Tenga presente comunque che lei deve distinguere l’autentica morale cattolica, che lei trova nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) e nel magistero della Chiesa, dalla propaganda ingannevole dei modernisti, anche se si tratta di preti, di teologi o di vescovi.
      Quanto al Sommo Pontefice, se lei segue con attenzione i suoi insegnamenti, vedrà che egli nulla ha a che vedere con i modernisti, i quali vorrebbero tirarlo dalla loro parte, mentre in realtà, come Successore di Pietro, ci insegna la sana dottrina.
      Il suo compito quindi è quello di restare fedele alla morale cattolica e di respingere con fermezza le manipolazioni e gli inganni dei modernisti.
      Tuttavia stia in guardia anche nei confronti dei passatisti o filolefevriani, i quali restano attaccati in questa questione ad uno stile di severità esagerata, che dimentica le esigenze della misericordia.

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