Riflessioni
sui Salmi
Ti canterò sulla cetra, o Santo
d’Israele
Sal 71,22
Il
miracolo dei Salmi
In tutta la letteratura religiosa
dell’umanità i Salmi emergono come sublime insuperata espressione del più puro
monoteismo. Dio è uno solo, l’unico, l’Altissimo, l’Eterno, il Signore, Colui
Che È, l’Infinito, immutabile, creatore del cielo e della terra, sapiente,
provvidente, temibile, benevolo, giusto e misericordioso, trionfatore dei suoi
nemici, vindice degli oppressi, donatore generoso di ogni bene.
Il Salmista è profondamente assetato di Dio.
È chiaro come egli pone Dio al vertice di tutto e all’origine di tutte le cose.
Essere in comunione con Dio, poter
contemplare il suo Volto, essere a Lui gradito, obbedire alla sua legge, aver
Dio dalla sua parte come difesa dai suoi nemici, sentire le sue consolazioni,
averLo guida nell’agire, ottenere la sua grazia e il suo perdono, raggiungerLo
come premio delle sue fatiche, è la somma aspirazione del Salmista.
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