Luigino
arricchisce Dio
Le
disavventure dell’Avvenire
Ho avuto modo già più volte di rilevare nel Quotidiano
Avvenire degli articoli di Luigino
Bruni, che purtroppo sono in grave dissonanza sia con la sana teologia che col
magistero della Chiesa. L’Avvenire
dovrebbe rendersi conto una buona volta che col continuare a pubblicare simili infortuni,
si squalifica presso il pubblico cattolico e se si procura lettori e consensi,
essi non riflettono il vero cattolicesimo, ma una sua contraffazione di tipo modernista,
che non fa onore al Quotidiano, non rispecchia la sua proclamata ispirazione
cattolica, e non favorisce la diffusione e difesa del pensiero cattolico.
Non si devono cercare lettori facendo sconti
sulla dottrina o pensando di fare gli originali od assumendo le idee del mondo.
Il primo dovere del giornale cattolico, come di qualunque predicatore del
Vangelo, è quello di diffondere il Vangelo con onestà e chiarezza, nella sua
purezza ed integrità, andando incontro ai bisogni religiosi della gente, senza
soggezione alle idee dominanti, senza temere le critiche dei modernisti e anche
se gli ascoltatori possono essere pochi. L’importante è che i lettori siano interessati
al Vangelo o si trovino in condizioni nelle quali solo il Vangelo può dare una
risposta: Il Vangelo, e non un suo annacquamento o, peggio, una sua contraffazione.
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