Un Rahner mite agnello
Ho visto l’empio trionfante, ergersi come cedro rigoglioso
Sal 36,35
Una presentazione
ingannevolmente edulcorata del pensiero rahneriano
L’Osservatore Romano del 22 febbraio scorso ha pubblicato due articoli su Rahner in occasione dell’80° anniversario della pubblicazione di un suo famoso libro: Uditori della parola: Dimensione ignaziana di Mons. Ignazio Sanna e Una visione ottimistica dell’umano di Giorgia Salatiello.
Si tratta di un breve schizzo del pensiero rahneriano, che descrive indubbiamente taluni aspetti positivi e si nota uno sforzo di interpretazione benevola in sé buono, ma tutto sommato non riuscito, perché si nota un voler celare ad ogni costo i lati negativi, e questo non è bene, perché il metterli in luce serve a trovare il modo di correggerli.
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Ai tempi dei lavori del Concilio Joseph Ratzinger fu amico e collaboratore di Rahner.
Ma finito il Concilio, ed avendo Rahner manifestato la sua impostazione idealista, Ratzinger prese le distanze e svolse contro Rahner una severa critica: «fondamentalement Rahner a très largement repris le concept de liberté propre à la philosophie idéaliste – un concept de liberté qui en réalité ne convient q’à l’Esprit absolu – à Dieu – et nullement à l’homme»
Immagini da internet
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