Un ricordo di Mons. Antonio Livi
Il dramma di un tomista
Perché la
Chiesa raccomanda San Tommaso
La Chiesa, in ragione del suo compito di annunciare il Vangelo, ha anche quello di dirci quale, tra tutte e filosofie e le teologie in corso, è quella che meglio serve il Vangelo. E per questo, essa sceglie con giudizio infallibile quel sistema dottrinale umano, che più di tutti gli altri è adatto ad interpretare rettamente la Parola di Dio, il dogma e il dato rivelato e condanna quelle che ne rendono impossibile o falsa l’accettazione.
Essa lo raccomanda soprattutto ai teologi naturalmente non come fosse un dato di fede o della dottrina della Chiesa, ma in quanto utile o necessario alla retta comprensione della fede e a confutare gli errori contro la fede. Per questo e in quest’ottica la Chiesa ha scelto di San Tommaso. Scelta irrevocabile? Sì, fino a che la Provvidenza non susciterà eventualmente un filosofo o teologo migliore di San Tommaso. Così essa è stata per Sant’Agostino fino a che non è sorto San Tommaso. Tutto ciò Mons. Livi lo sapeva benissimo.
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Immagine da internet
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