07 ottobre, 2024

L'esistenza di Dio - Conferenza di P. Tomas Tyn - Prima Parte (1/3)

 

L’esistenza di Dio

Conferenza di P. Tomas Tyn, OP

Bologna, 13 novembre 1986 - Presso Istituto Tincani

 Prima Parte (1/3)

 Audio:  http://youtu.be/GM5xcy5WQv0

 Sono molto felice di rivedervi così numerosi e soprattutto così entusiasti, per intraprendere questo non facile ma bello cammino delle nostre meditazioni. Quest’anno soprattutto avremo un tema particolarmente difficile da trattare. Ma tutte le cose belle sono difficili. E quindi ci facciamo coraggio.

E cioè si tratta esattamente di quello che classicamente si chiama il trattato De Deo Uno, della esistenza di Dio, degli attributi di Dio, le proprietà di Dio, il rapporto tra Dio e il mondo, tra Dio e le creature, la creazione, la conservazione delle cose nell’essere e il modo in cui Dio contribuisce all’attività di ogni creatura. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/lesistenza-di-dio-conferenza-di-p-tomas.html

Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP

Un cristiano cattolico è obbligato, proprio è un dogma di fede, definito dal Concilio Ecumenico Vaticano I nella Costituzione Dei Filius, un buon cristiano cattolico è obbligato a credere per fede rivelata, che è possibile alla intelligenza umana, alla pura intelligenza senza essere sostenuta dalla fede, è possibile alla pura naturale intelligenza umana, a livello puramente filosofico, elevarsi alla conoscenza di Dio, conoscere l’esistenza di Dio ed alcuni suoi attributi fondamentali.

Perché la Chiesa ci tiene tanto? Perché, come diceva San Tommaso d’Aquino di beata memoria la gratia naturam non tollit sed supponit et perficit. Cioè la grazia non toglie la natura, ma la suppone. La grazia non è campata in aria. La grazia afferra l’anima umana, che per natura sua è razionale e quindi chiamata a conoscere razionalmente. Così anche la fede. È certamente una conoscenza soprannaturalmente mediata, perché, se non ci fosse la luce della fede, noi il mistero della Trinità non lo conosceremmo in nessun modo. Tuttavia, grazie alla luce della fede, noi siamo in grado di conoscere, di conoscere Dio razionalmente. Cioè è la ragione che elicita l’atto di fede, anche se sostenuta ovviamente dalla luce della divina rivelazione. Ossia Dio non si rivolge a degli animali, piante, pietre: si rivolge a uomini dotati di natura umana, dotati di ragione, quel dono benedetto del Signore. E che il Signore ci mantenga sempre nella sana ragione. Facciamo quella preghiera.

Quindi bisogna assolutamente partire da questo dato di fatto, che il presupposto della fede, conoscenza soprannaturale di Dio, è la ragione naturale, che già con le sue forze connaturali è in grado di conoscere Dio, così come è conoscibile dall’uomo. Non certo così come è conoscibile solo da Dio.

Quindi ci sono due conoscenze di Dio. Una, alla luce della nostra ragione naturale e della conoscenza filosofica. L’altra, alla luce della conoscenza che Dio Stesso ha di Sé Stesso e che ci ha rivelato nel Figlio Suo Prediletto, Gesù Cristo Nostro Signore. Quindi la conoscenza naturale filosofica è presupposta alla conoscenza di fede.

Immagine da Internet: 
- Un filosofo, Jacques-Louis David

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