09 febbraio, 2025

La giustizia del Padre - Terza Parte (3/3)

 

La giustizia del Padre

Terza Parte (3/3)

 Mysterium Crucis

Morendo ha distrutto la morte

Dal Prefazio della Messa

 

Vexilla Regis prodeunt,

fulget Crucis mysterium

            Inno

 

Noi predichiamo Cristo crocifisso,

scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani

I Cor 1,23

Il mistero della croce è un mistero di sapienza, di amore, di giustizia, di misericordia, di salvezza e di gloria. Mistero di sapienza, perché denota un’intelligenza provvidenziale che ha saputo volgere in bene ciò che era conseguenza del male e progettare per l’uomo un destino migliore di quello che era previsto prima del peccato, utilizzando le conseguenze del peccato. Mistero di amore, perché Cristo si sacrifica per noi per amore. Mistero di giustizia, perché è riparazione dell’offesa fatta da noi al Padre e soddisfazione alla sua dignità. Mistero di misericordia, perché è espressione della misericordia del Padre nei nostri confronti. Mistero di gloria perchè per crucem ad lucem, perché per mezzo della croce meritiamo ed otteniamo la gloria di figli di Dio eredi della vita eterna.

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Cristo ha voluto morire non nel senso che si sia dato la morte o si sia suicidato, - il fatto del morire come tale gli ripugnava ed Egli è stato ingiustamente ucciso -, ma in quanto ha voluto esprimere il suo immenso amore per noi pagando con la vita questo amore e intendendo il suo morire come offerta di sé in sacrificio per la salvezza del mondo.

La Croce di Cristo sembra scandalosa o cosa stolta, ma in realtà è sapienza e potenza di Dio. Occorre dunque dissipare la sembianza di scandalosità e di stoltezza e mostrare dove sta la sapienza e la potenza. Lutero ed Hegel con Rahner assumono erroneamente scandalo e stoltezza della Croce come fossero reali e presentano la Croce come vero scandalo e vera stoltezza, da cui la fede contro la ragione; ma nel contempo pretendono di sciogliere un’apparente contraddizione falsando il contenuto del dogma della Redenzione come se Dio ci salvasse senza meriti o volesse la nostra morte o ci spingesse al masochismo o al sadismo.

Hegel con la sua dialettica del negativo che produce il positivo intendeva interpretare la concezione luterana della Redenzione. Nel mistero della Croce sembra che la morte produca la vita. Invece questo è un errore gravissimo, che sconvolge totalmente il significato della Croce e lo trasforma in un’opera del demonio: è il demonio che ci vorrebbe convincere che uccidendo e uccidendoci otteniamo la vita. In realtà è solo la Vita che procura la vita e uccide la morte. Solo che sulla Croce la Vita si serve della stessa morte per ottenere la vita. Non è infatti la morte come tale che ci procura questo prodigio, ma è la morte assunta da un Dio che è il Dio della vita. 

Immagine da Internet: Inno

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