10 agosto, 2022

Le radici ideologiche del genderismo - Quarta Parte (4/4)

Le radici ideologiche del genderismo

Quarta Parte (4/4

Il passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo

Fino a tempi recenti, ossia fino al papato di San Giovanni Paolo II la concezione corrente della castità ha fatto riferimento esclusivamente alla presente situazione di natura decaduta a seguito del peccato originale, con la conseguenza che il sesso era concepito solo in ordine alla generazione ed era visto prevalentemente nella sua condizione di ribellione nei confronti dello spirito. Ciò comportava un’attitudine ostile nei confronti del piacere sessuale visto come stimolo al peccato e un ideale di vita proposto ai più fervorosi di astinenza totale dall’attività sessuale.

L’enfasi con la quale si esaltava al di sopra di tutti gli stati di vita la scelta della verginità e la severità  esagerata con la quale si condannavano le colpe sessuali come fossero le più gravi di tutte finì, a partire dal periodo immediatamente seguente al Concilio Vaticano II, col suscitare una reazione scomposta ma in parte comprensibile, che metodicamente e progressivamente ha distrutto tutti i freni morali alla lussuria, che ora dilaga nelle sue forme più perverse e abominevoli, ma che per molti, che hanno perso il senso morale, sono cose normali, segni di libertà e di diversità.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/le-radici-ideologiche-del-genderismo_10.htm

Una potenza vitale è fatta per attuarsi. Le orecchie sono fatte per sentire, il tatto per toccare, la vista per vedere, l’inclinazione sessuale per esprimere l’amore. 

Da che mondo è mondo, tutti gli innamorati lo sanno. 

Lo sa anche il Cantico dei Cantici, che è Parola di Dio. 

Che cosa è infatti l’amore se non l’unione tra due persone proporzionate l’una all’altra?

 

Imagine da Internet: Chagall, Cantico dei Cantici

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