30 gennaio, 2023

Il Male - Parte Seconda (2/5)

 Il Male
 
Parte Seconda (2/5) 
 
Male di pena e male di colpa.

Il male in genere può essere causato sia dalla mancanza della forma o di una parte di essa, sia dal difetto nell’operazione o perché quest’ultima non c’è quando deve esserci (omissione) o perché non osserva il modo e l’ordine dovuto (commissione). In un modo del tutto particolare il male riguarda la volontà perché il bene al quale il male si oppone come sua privazione è l’oggetto proprio della volontà intesa come appetito intellettivo. Infatti, tutte le cose si muovono al bene e al fine, ma solo l’agente dotato di volontà si muove al bene secondo un principio intrinseco e secondo la ragione formale del bene non considerando solo la cosa buona, ma ciò per cui essa è buona.

Così il male, considerato nel suo rapporto alla volontà, acquista una dimensione nuova. Anche qui il male consisterà nella mancanza della forma o dell’integrità di una cosa e allora si chiamerà male di pena, oppure nel difetto di un’operazione volontaria e allora si chiamerà male di colpa. La pena infatti ha la proprietà essenziale di essere contraria alla volontà e questo è il difetto della forma o dell’integrità di una cosa. 

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Il male si divide in male di natura e nel male di ordine morale. Il primo si verifica negli esseri privi di intelletto, il secondo invece consiste propriamente nel difetto di un soggetto dotato di intelletto e di libera volontà.

L’osservazione di San Tommaso a proposito del male di colpa e del male di pena ci fa capire come la complessa struttura della volontà gli permette di affermare una posizione molto sfumata dell’uomo come agente libero davanti alla causalità efficacissima e determinante di Dio, causa prima che causa ogni bene senza causare la ragione formale del male soprattutto nella sua piena espressione del male morale nella colpa. 

Questo atteggiamento di San Tommaso, il suo senso per l’unità e per la differenza delle cose nell’ambito di una struttura analogica oppure, per usare un termine di B. Lakebrink “analettica”, sarà alla base della sua meravigliosa soluzione dell’incontro tra la libertà umana e la causalità divina, sia nel male che l’uomo fa per “sfuggire” a Dio, sia nel bene che Dio fa per portare a Sé l’uomo smarrito nel peccato e per riabbracciarlo come il Padre che accoglie il suo figlio.

Immagine da Internet: Volti (Maddalena, Caravaggio)

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