29 gennaio, 2023

Il Male - Parte Prima (1/5)

 Il Male
 
Parte Prima (1/5) 
 

Premessa

Ho ritenuto utile ai lettori pubblicare una piccola parte della bozza inedita di 700 pagine della tesi di dottorato in teologia di Padre Tyn, dedicata ad un’accurata indagine metafisica circa la tremenda questione del male con riferimento alla natura, alle modalità di esecuzione, alla causa ed alle conseguenze del peccato in rapporto al libero arbitrio umano, nel suo aspetto morale e psicologico e come atto voluto dall’uomo e permesso da Dio, atto la cui malizia dipende dalla malizia della volontà umana, ma il cui aspetto fisico ed ontologico dipende dalla mozione della Causa prima, senza che Dio abbia alcuna parte nella colpa del peccato, che è da addebitarsi esclusivamente all’uomo.

Spesso oggi si minimizza la malizia del peccato e l’essenza della colpa riducendole semplicisticamente ed illusoriamente alla categoria della fragilità, della debolezza o dell’involontario o addirittura della semplice «diversità». È la maniera di legittimare il lassismo morale, di far passare il male per bene, di cancellare quel senso di responsabilità e timor di Dio, che stimola la volontà alla conversione dal male al bene e alla correzione della propria cattiva condotta. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-male-parte-prima-15.html 


San Tommaso prova che il soggetto del male è un bene partendo dalla concezione del male come di una privazione, che non è una semplice negazione. Se infatti fosse una negazione, allora il semplice non-ente dovrebbe essere un male e ogni cosa sarebbe “cattiva” per il solo fatto di non avere la perfezione di un’altra cosa. 

Il Santo Dottore rivela ancora una volta il suo senso “aristotelico” per il proprium di ogni cosa. Ciascun ente reale è buono nel suo proprio ordine, è buono perché è quel che è e quel che deve essere e non perché è un’altra cosa dotata di un’altra perfezione.

Immagine da Internet: Volti (Narciso, Caravaggio)

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