2. La libertà come essenza dell’atto volontario fisicamente premosso[1]
a) L’atto libero in genere
Alla base della volontà c’è la
natura e alla base della libertà c’è la determinazione. La volontà infatti ha
una potenza ad multa, mentre la
natura è determinata ad unum. Ora, se
si considerano diversi livelli dell’ente, si può dire che alla base dell’ente
naturale c’è la volontà in quanto la natura creata è un’opera della volontà
divina. Se invece si considera un’unica realtà dotata di natura, intelletto e
volontà, allora precede la natura, segue l’intelletto e alla fine viene la
volontà. La natura è il principio di sussistenza, mentre la volontà è il
principio dell’ordine del sussistente al fine.
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Immagine da Internet |
La presenza delle altre cose naturali in un soggetto può avvenire perciò solo secondo la rappresentazione conoscitiva dell’oggetto distinto dal soggetto e intenzionalmente presente in esso.
Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP |
La volontà però non è l’intelletto e quindi non si ferma alla rappresentazione conoscitiva, ma, essendo per natura sua una tendenza, tende verso la realtà esterna, naturale e fisica, rappresentata dalla specie intelligibile.
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