07 marzo, 2025

Logica binaria e logica ternaria - Logica aristotelica e logica farisaica - Quarta Parte (4/4)

 

Logica binaria e logica ternaria

Logica aristotelica e logica farisaica

Quarta Parte (4/4)

 

La teologia negativa fa uso della logica binaria

Nicolò Cusano elaborò la sua teologia negativa ispirandosi a Dionigi l’Areopagita, ma credette che essa comportasse la negazione del principio di non contraddizione nel senso che fraintendendo l’abbinamento di affermazione e negazione che si ha nella teologia negativa, credette che il pensiero divino stia al di sopra di quel principio che, secondo lui vale per noi e non per Dio.

In aggiunta a quanto ho già detto vediamo queste parole di Dionigi che riassumono in breve il suo pensiero sull’argomento:


«In riferimento alla causa di tutte le realtà si devono porre ed affermare tutte le proprietà determinate degli enti e poi più propriamente negarle, poiché essa sovraesiste al di sopra di tutto, e non bisogna ritenere che le negazioni siano opposte alle affermazioni, bensì che essa è di gran lunga anteriore e superiore alle privazioni, essendo al di sopra di tutto ciò che viene affermato e negato».

Cusano intese queste parole come se Dionigi intendesse dire che Dio esiste al di sopra dell’esclusione reciproca fra affermazione e negazione e quindi al di sopra del principio di non-contraddizione. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/logica-binaria-e-logica-ternaria-logica_7.html


Il Cusano immagina che la mente divina sia al di sopra del principio di non contraddizione. Crede di esaltare la trascendenza divina al di sopra della ragione umana e non si accorge che è proprio la Ragione divina a fondare il principio di non-contraddizione.

La prospettiva fondamentale del pensiero di Giordano Bruno è l’unità degli opposti. Bruno intende sostenere che nell’Uno assoluto c’è tutto implicitamente, ed ha ragione. Ma questo valeva anche per Aristotele, con la differenza che questi non intende l’Uno come unità dei molti e non si propone affatto di trarre gli opposti o i contrari dall’unione o unificazione dei molti, ma di stabilire l’unione dei molti convergenti nell’unità dell’Uno. La sintesi aristotelica non è l’unità dei contradditori, ma l’unione dei diversi o dei contrari unificati dall’Uno.

Heidegger interpreta Nietzsche come grande metafisico, per il quale l’essere coincide col divenire e in special modo con la volontà di potenza e l’eterno ritorno dell’uguale. La tragica vicenda del nazismo frutto della filosofia di Nietzsche e del suo odio per il cristianesimo, vicenda che ha prodotto tanti lutti e distruzioni nell’Europa e nel mondo, ci insegna quanto è importante ricordare che il nostro parlare dica sì al sì e no al no, perché il resto appartiene al diavolo.

Come il pesce vive nell’acqua, così il pensiero e il concetto vivono nell’identità e nella non-contraddizione propria della logica binaria. Le tenebre di quella «mistica» che si vorrebbe frutto della logica ternaria non sono le vere tenebre mistiche, ma sono le tenebre del demonio.


Immagini da Internet: Giordano Bruno e Friedrich Nietzsche

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