03 gennaio, 2020

Le cause delle guerre

Le cause delle guerre
 
Non ogni guerra è ingiusta
 
Il Sommo Pontefice, nel recente Messaggio per la Giornata della Pace del 1° gennaio scorso, ha detto  tra l’altro:
 
  «La guerra, lo sappiamo, comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo. La guerra si nutre di perversione delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell’altro e della differenza vista come ostacolo; e nello stesso tempo alimenta tutto questo».
 
Il Papa ha giustamente affermato che le guerre cominciano spesso in questo modo. Ma non sempre. Ci sono guerre che sono motivate da cause giuste. Il ricorso all’uso della forza contro un aggressore o per liberare un popolo oppresso da una tirannia o per riconquistare un territorio patrio, dal quale è stato cacciato o del quale è stato derubato o privato o per cacciare o respingere un invasore non nasce necessariamente «dall’egoismo, dall’odio, dalla superbia e dalla paura». Non è necessariamente violenza. Non è ingiustizia, ma può nascere da un bisogno di giustizia e dall’attaccamento a grandi valori, può essere un preciso dovere morale, anche davanti a Dio o addirittura voluto da Dio, un dovere, che giustifica l’esistenza di virtù militari, che possono arrivare fino all’eroismo e al sacrificio della propria vita per la difesa del bene comune o della patria messi in pericolo dal nemico.
 
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San Giorgio -Icona russa
Immagine da internet

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