Che cosa voleva essere il fascismo?
Prima Parte (1/3)
La Costituzione italiana proibisce l’adesione alla dottrina del fascismo
Non è sconveniente per la Costituzione di uno Stato proibire l’adesione a una data dottrina, se la sua messa in pratica ha recato grave pregiudizio allo Stato. Questo è il caso della dottrina del fascismo, la cui messa in pratica ha condotto l’Italia alla tragedia della seconda guerra mondiale.
Tuttavia ci potremmo domandare come è potuto accadere che un paese civile come l’Italia, erede della grande civiltà romana, di antichissima tradizione cattolica, tanto da ospitare il centro direttivo della Chiesa cattolica, abbia potuto accettare per un ventennio un regime politico basato su di una dottrina, che la nostra stessa Costituzione respinge come pericolosa per lo Stato?
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«Per il fascista, tutto è nello stato, e nulla di umano o spirituale esiste, e tanto meno ha valore, fuori dello stato». Lo Stato sostituisce chiaramente Dio e si mette al posto di Dio, poiché è solo Dio Colui nel quale tutto esiste, tutto ha senso, tutto ha valore, tutto sussiste. È lo Stato teorizzato da Hegel e vagheggiato da Hitler. A questo punto si capisce il senso profondo, spirituale, della sciagurata alleanza di Mussolini con Hitler.
Immagine da Internet
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