I maritainiani nella Chiesa
Sono i cattolici migliori, modello per tutti gli altri
Un precursore del Concilio Vaticano II
Nella situazione attuale della Chiesa, nella quale un pluralismo in sé buono assume però spesso i caratteri di una molteplicità disunita, confusionaria, libertaria, anarchica, conflittuale e disordinata, senza norme e senza leggi, senza valori condivisi, una molteplicità di partiti settàri ed estremisti avversi fra loro con accuse ed insulti reciproci, se vogliamo essere buoni cattolici, in piena comunione con la Chiesa e col Papa, non possiamo non chiederci in questa bolgia o caravanserraglio a quale movimento ecclesiale far riferimento o da quale corrente trarre ispirazione, a chi guardare, dove sono gli spiriti pacifici, tranquilli ed imparziali, costruttori di pace e conciliazione, dove trovare un modello di vita e pensiero pienamente, genuinamente ed esemplarmente cattolico, al fine di curare e migliorare il nostro essere cattolico, oggi più che mai falsificato o adulterato da molte proposte che si elidono a vicenda, si dicono, sembrano o sono considerate cattoliche, ma in realtà non lo sono o lo sono solo in parte o sono mescolate con cose che in realtà sono anticattoliche.
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Il pregio di Maritain che lo innalza fra tutti i grandi teologi del secolo scorso è stato quello di avere avuto da Dio due grandi doni, che assai raramente si accompagnano in una sola persona: il dono di una straordinaria sapienza animata dalla carità e finalizzata alla carità e il dono di poter lavorare con lucidità fino alla veneranda età di 91 anni per il bene delle anime, della Chiesa e della cultura cattolica.
Grande merito del Maritain è di aver capito che la questione di fondo oggi non è quella della giustizia o della pace o della libertà o del sesso, ma è quella della verità. La verità è ciò che è o ciò che appare? Chi ci dà la verità? Il realismo o l’idealismo?
Oggetto del pensiero è il reale o è lo stesso pensiero? È il pensiero che deve adeguarsi all’essere o è l’essere che si adegua al pensiero? L’essere trascende il pensiero o il pensiero è intrascendibile? Papa Francesco, con lapidaria espressione, sulla scorta del realismo biblico, ci ha ricordato il primato della realtà sull’idea e non viceversa, come credono gli idealisti. Dunque ha ragione San Tommaso e non Hegel. Ha ragione Aristotele e non Cartesio.
L’anima di Maritain fin da giovane fu alimentata da due fiamme: un bisogno di verità e quindi di onestà intellettuale e un profondo desiderio di servire il prossimo nella conquista della verità. Si tratta sostanzialmente dell’ideale domenicano contemplata aliis tradere delineato da San Tommaso. Maritain è stato domenicano nello spirito, se non nell’abito.
Immagine da Internet
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