14 novembre, 2025

Adamo ed Eva sono veramente esistiti?

 

Adamo ed Eva sono veramente esistiti?

Come è potuto aversi memoria di un fatto così antico?

Conosciamo tutti una tesi oggi diffusa secondo la quale Adamo ed Eva non sono veramente esistiti, ma sono la raffigurazione simbolica dell’umanità primitiva rappresentata con i colori più belli, creata da Dio santa ed innocente in un luogo di delizie, signora di tutta la terra, e poi tragicamente decaduta col peccato della ribellione a Dio, peccato, del quale oggi l’umanità soffre le penose conseguenze. 

Per certi esegeti il racconto della creazione del mondo e dell’uomo, benché affronti il delicato problema dell’essere e del divenire, non avrebbe alcun valore filosofico, ma sarebbe una costruzione immaginosa, popolare, poetica e metaforica tratta dall’esempio dell’artigiano che costruisce un manufatto o dell’agricoltore, che mette ordine tra gli animali e le piante. 

Continua a Leggere: 

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/adamo-ed-eva-sono-veramente-esistiti.html

Secondo al racconto biblico, Dio pone dei «cherubini» all’ingresso del giardino per impedire alla coppia di tornarvi e attingere all’«albero della vita» (Gen 3,24), albero che riapparirà nella terra dei risorti (Ap 22, 2 e 14). 

Nell’intervallo di tempo tra la cacciata dal paradiso terrestre e il suo ritorno da parte dei risorti nel nuovo giardino dell’Apocalisse nella terra dei risorti, dove si ritrova l’albero della vita, dove si trova il paradiso terrestre? Certo non più quaggiù, perché quello che era il paradiso terrestre, ora è celeste, ossia in cielo, laddove Gesù e Maria ci attendono. 

È da notare inoltre che Dio comanda alla coppia di «riempire la terra e soggiogarla» (Gen 1,28), il che vuol dire che questo «giardino» non è da intendersi come l’area all’interno della quale dovrà racchiudersi l’azione dell’umanità, ma solo la base di partenza per la conquista e la sottomissione dell’intero universo.

Adamo ed Eva furono posti nel medesimo universo nel quale ora viviamo, ma esso, a causa delle conseguenze del peccato originale, si presenta adesso come ostile ed inospitale, lontanissimo dal poter essere percorso e dominato dall’uomo, il quale viceversa si trova adesso ad essere come un granello di polvere in un universo sconfinato, che conserva  tracce di stupenda maestosità e bellezza, ma nel contempo minaccia e spaventa l’uomo con l’azione spesso improvvisa e imprevedibile di forze terribili e devastanti.

Immagine da Internet: Albero della vita, Abbazia di Pomposa

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.