10 dicembre, 2019

Quattro cristologie eretiche

Quattro cristologie eretiche

Rahner – Kasper – Schillebeeckx - Teilhard de Chardin

Occorre fare chiarezza

Il panorama della cristologia oggi è indubbiamente assai ricco di temi e valori, frutto del progresso filosofico, teologico ed esegetico promosso dal Concilio Vaticano II, ed effetto altresì degli scambi ecumenici e di una ampia riflessione sugli interventi del Magistero in materia. Sono sorte così nuove tendenze teologiche, che arricchiscono la varietà delle scuole tradizionali, come quella tomista, scotista, suareziana, bonaventuriana ed agostiniana.

Già nel 1979 il Padre Battista Mondin, con la sua ben nota erudizione, poteva presentare una panoramica della situazione di allora[1], che a tutt’oggi non è cambiata, semmai è peggiorata. Il Padre Mondin, con una grande ingenuità e mancanza di senso critico,  presentava tranquillamente cristologie ortodosse ed eretiche, mescolandole tra di loro, col dare ad esse denominazioni del tutto innocenti («esistenzialiste», «storiche», «secolari», «escatologiche», «politiche», «personalistiche») e quindi col dare al lettore l’impressione di legittime o normali varianti o differenziazioni della cristologia cattolica. 

È interessante come egli chiama le uniche pienamente ortodosse: «metafisiche», quando avrebbe dovuto dire francamente: «cattoliche». Per le altre, certo tutte interessanti, se proprio non voleva usare il termine «eretiche», per mettere in guardia il lettore ignaro, avrebbe dovuto almeno mettere, per esempio, «non pienamente cattoliche» oppure: «moderniste» oppure: «discusse».

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