12 gennaio, 2020

Il successo di Papa Francesco

Il successo di Papa Francesco

Il recente incontro del Papa col Corpo Diplomatico accreditato presso la S.Sede offre lo spunto ad alcune considerazioni. Si è verificata la presenza di quasi tutti gli Stati del mondo e ciò suscita in ogni cattolico certamente una soddisfazione. Ciò è segno della stima e della considerazione, delle quali gode la S.Sede presso quasi tutte le potenze mondiali. Essa in più occasioni si è mostrata giudice imparziale e valida mediatrice di pace, scongiurando il rischio di conflitti imminenti, e risolvendo le vertenze secondo giustizia Ma tale prestigio della S.Sede è anche il segno che Papa Francesco riesce a conquistarsi questa stima e questa considerazione. 

Occorre infatti considerare che l’assenza o la rottura delle relazioni diplomatiche fra Stati comportano solitamente grandi distanze fra di loro o forti contrasti, che possono giungere fino alla guerra. Che cosa è che agli occhi di uno Stato può rendere il Vaticano un termine di relazione poco appetibile, o addirittura sconveniente o sconsigliabile per non dire odioso?

Non certo il fattore o peso territoriale, politico, militare o economico, ma è il fattore, morale, religioso e spirituale. Di solito le relazioni diplomatiche con uno Stato sono rese appetibili, perché questo Stato offre importati aiuti o collaborazione o vantaggi economici, politici e militari. 
Ma per che cosa le relazioni diplomatiche col Vaticano possono essere attraenti se non per il suo prestigio morale, per il suo ascendente religioso, per la sua autorità spirituale, mediatrice di dialogo, di conciliazione, di giustizia, di concordia e di pace? 

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