Iustum deduxit Dominus per vias
rectas
Sap 1,10
Misericordias Domini in aeternum cantabo
Sal 88,2
Fecit mihi magna qui potens est
Lc 1,49
La
prova decisiva della mia vita
Il parlare
di sé, come tale, non è esibizionismo o narcisismo, purchè non parliamo tanto
di quello che abbiamo fatto noi, quanto piuttosto di ciò che Dio ha fatto in
noi e servendosi di noi, nonostante i nostri peccati e le nostre disobbedienze
a Lui. È questo lo spirito che voglio assumere e il metodo che voglio seguire
accingendomi a ricordare alcuni fatti importanti della mia vita. Se un
poveraccio ha ricevuto una grossa eredità da un ricco signore, da distribuire
ai poveri, che farà? Non dovrà proclamarlo con gioia a tutti sui tetti?
Ormai al termine della mia vita, guardando al
mio passato di cattolico, mi accorgo con gratitudine a Dio, d’aver percorso sin
dalla fanciullezza le vie del Signore in un continuo avanzamento fino ad oggi.
Un impulso decisivo lo ricevetti a 16 anni nel 1958 dall’incontro con un santo
sacerdote, Don Giovanni Buzzoni, mio insegnante
di religione al liceo classico e poi mio confessore. Pativo una profonda crisi
di certezza, essendo stato avvelenato dallo scetticismo soggettivista
cartesiano, dall’esistenzialismo ateo e dallo storicismo crociano.
Soprattutto l’incontro con Cartesio al liceo
provocò in me un angoscioso dubbio circa la veridicità
dell’esperienza sensibile, e quindi l’esistenza e la verità della stessa
realtà esterna così come si presentava al mio intelletto, un dubbio atroce, che
in precedenza non mi era mai venuto in mente: le nostre percezioni sensibili corrispondono
a cose esterne fuori di noi?
Come esserne certi? Cartesio provoca artificialmente il dubbio, ma in
realtà non lo risolve affatto col suo famoso cogito, il quale è piuttosto un’innaturale e forzata contorsione del
pensiero su se stesso[2].
In fondo la gnoseologia e la metafisica cartesiana non sono che una ripresa e
dell’antica sofistica greca: l’essere è
ciò che appare a me e ciò mi fa comodo, perché così faccio quel che mi
pare, senza dover render conto a nessuno.
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Pala del Guercino (Basilica San Domenico di Bologna) - S.Tommaso d'Acquino
Immagine da internet
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