La gnoseologia dello gnosticismo
Quarta Parte (4/4)
Alcune sentenze rilevanti di sapore gnostico
Emanuele Kant. Kant pone il principio dello gnosticismo nella sua famosissima «rivoluzione copernicana»: invece di far girare la nostra ragione attorno alle cose, Kant propone di far girare le cose attorno alla nostra ragione. Ma ciò che cosa comporta? Che le cose non dipendono più da Dio, ma dalla nostra ragione. Il che è come dire che la ragione possiede da sé, «apriori», un sapere assoluto divino e creatore, che pensa, idea, progetta, forma e crea le cose. E questa è appunto la gnosi.
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Husserl vede in Cartesio e Kant i suoi predecessori nella fondazione della fenomenologia.
Cioè l’uomo moderno, secondo Husserl, ha scoperto che quel Dio esterno, oggettivo e trascendente, che fino ad allora era posto al di là e al di sopra delle cose come creatore delle cose, considerate come esterne all’io, in realtà non è altro che la dimensione trascendentale ed originaria, esperienziale, atematica e preconcettuale, dell’io empirico e categoriale. Pertanto la scienza di Dio, la teologia, si risolve nella scienza dell’Io, nell’Autocoscienza, la quale pone l’essere delle cose come essere pensato delle cose. E questa appunto è la gnosi. E da qui viene il modernismo.
Karl Rahner.
«L’essenza dell’essere è conoscere ed essere conosciuto in una unità originaria, che noi vogliamo chiamare coscienza o trasparenza («soggettività», «conoscenza») dell’essere di ogni ente. … La natura dell’essere è conoscere ed essere conosciuto in un’unità originaria: in altre parole è essere cosciente e trasparente».
Qui Rahner confonde l’essere con l’essere divino. Solo in Dio infatti l’essere s’identifica col pensare e il pensare s’identifica con l’essere. Solo in Dio l’essere s’identifica con l’essere pensato e l’essere pensato è l’essere. In Dio il pensare è il suo essere; il soggetto pensante s’identifica con l’oggetto del pensare, cioè con Dio.
Lo gnosticismo è un ideale di vita basato sulla convinzione di poter acquistare una scienza assoluta o un pensiero assoluto, il cui oggetto sarebbe la propria autocoscienza intesa come essere assoluto.
In parole semplici, lo gnostico crede che il suo pensare coincida con l’essere e che il suo essere sia pensare.
Ora, però, siccome solo in Dio essere e pensare coincidono, ne viene la conseguenza che lo gnostico crede di essere Dio e di avere la missione di render coscienti gli uomini del loro essere divino.
Immagini da internet:
-Edmund Husserl
- Karl Rahner
- L'Antico dei Giorni, incisione di William Blake
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