Infangata la santità di San Tommaso
Totale incomprensione della sapienza dell’Aquinate
da parte di uno studioso del suo pensiero
Un’idea infelice
Il Santo Padre nei mesi passati è venuto più volte a parlare di San Tommaso d’Aquino presentandolo come «Dottore comune della Chiesa» e modello di santità per i teologi, della quale tanto abbiamo bisogno, perché oggi abbiamo sì molti teologi e teologhe, ricchi di parlantina e abili propagandisti, che purtroppo combinano guai e suscitano divisioni, perché non attratti dalla santità ma sedotti dalla gnosi e dall’astrazionismo, maestri di esibizionismo e vittime del narcisismo e del protagonismo.
Amara è stata la mia sorpresa nel leggere ne Il Foglio del 18 settembre scorso un indecente articolo Vita, passioni, tormenti (e pure eresie) di Tommaso, sommo teologo, a firma di Giovanni Ventimiglia, affermato filosofo da decenni conoscitore del pensiero dell’Aquinate, autore, fra l’altro, di uno studio approfondito della metafisica tomista della pluralità, che ho letto con gusto e profitto, benché non condividessi la sua tesi secondo la quale per Tommaso «l’orizzonte del principio di non contraddizione non coincide con quello stesso dell’essere», quasi che l’essere possa essere oltre questo principio, quando invece Tommaso dice che il principio di non contraddizione «si fonda sulla ragione di ente e non ente».
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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/infangata-la-santita-di-san-tommaso.html
Tommaso ci fa comprendere più di ogni altro teologo l’importanza vitale e salvifica del rapporto fra santità e teologia.
Un Papa lo definì argutamente come «il più santo di tutti i dotti e il più dotto di tutti i santi».
Lacerati e divisi tra tormentose contraddizioni, insanabili ed ostinati conflitti di idee e comportamenti, ci interroghiamo continuamente con angoscia, salvo che siamo degli incoscienti, su quale dev’essere il rapporto fra unità e diversità, fra verità e carità, fra sapere e volere, fra sapere e amare, fra teoria e prassi, fra pensiero e azione, fra pastorale e dottrina.
Ebbene, ecco in Tommaso un eccelso esempio teorico e concreto di come operare queste sintesi essenziali, senza false contrapposizioni ed esiziali confusioni, della vita morale e dello spirito, della persona, della società e della Chiesa.
Foto, Monastero di Roccasecca
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