28 agosto, 2025

Come funziona una Causa di Beatificazione?

 

Come funziona una Causa di Beatificazione?

Credo di far piacere ai Lettori pubblicare il testo, inviatomi di recente da Mauro Faverzani, della trascrizione dalla registrazione di una conferenza che feci a Ferrara nel 2012 in qualità di Postulatore della Causa di Beatificazione del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, Causa alla quale stavo lavorando dal 2006.

L’interesse che è dato da un evento del genere sta nel fatto che una Causa di Beatificazione è sempre un evento ecclesiale che comporta un travaglio costruttivo all’interno della Chiesa, una specie di parto doloroso, ma costellato anche da eventi gioiosi, un confronto tra favorevoli e contrari, col susseguirsi di fatti straordinari, imprevedibili e inspiegabili, sia positivi che negativi, che hanno dell’incredibile, eppure sono veri e testimoniati. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/come-funziona-una-causa-di.html


 Video: https://youtu.be/Be8YXY8Vec8

 

 

 

 

 



Ferrara, 17 marzo 2012, incontro a S. Spirito (Ferrara) sul S.d.D. Padre Tomas Tyn‏.

Da:

http://www.studiodomenicano.com/cronaca.htm

27 agosto, 2025

È possibile che esistano altri soggetti umani in altri pianeti?

 

È possibile che esistano altri soggetti umani in altri pianeti?

 

Che cosa dice la ragione

Quando ci poniamo la questione se una data cosa è possibile, dobbiamo tener presente che esistono due tipi di possibilità: la possibilità ideale o concepibilità, che riguarda l’essenza della cosa e la possibilità reale, che riguarda l’esistenza, ossia se la cosa può effettivamente esistere. E poi bisogna aver chiarito di che cosa stiamo parlando, cioè occorre dare una definizione della cosa della cui possibilità ci stiamo occupando.

Così, quando si parla di «extraterrestri» o di «alieni» a che cosa pensiamo? Che idea ce ne facciamo? Facciamo un discorso razionale, scientifico o filosofico o lavoriamo con la fantasia o la mitologia, pensiamo ai personaggi dei film di fantascienza americani?

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Non c’è qui spazio per la somiglianza. Non diciamo che 2+2 assomiglia 4, ma che è 4. Ora la nozione di uomo non è analogica: l’ente uomo o è uomo o non è uomo. Non ci sono sfumature, gradi o forme intermedi, passaggi senza soluzione di continuità fra l’uomo e il non uomo, come credeva Darwin.

Non esistono gradazioni dell’essere uomo come nelle realtà analogiche, per esempio nella vita, nel pensiero, nella luce, nell’amore, nella bontà, nella virtù e così via.  La specie umana non ha sopra o sotto di sé una forma simile, ma una specie semplicemente differente: al di sopra, l’angelo; al di sotto, la bestia.  Si toglie un’unità - la ragione - ed otteniamo la bestia. Si aggiunge un’unità – l’intuito - e si ottiene l’angelo.

Immagine da Internet

25 agosto, 2025

Attualità di Giordano Bruno - Quinta Parte (5/5)

 

Attualità di Giordano Bruno

Quinta Parte (5/5)

 

Come Bruno, gli idealisti cadono nel panteismo perché credono che distinguere voglia dire separare e contrapporre. Non hanno la percezione della diversità, dell’alterità, dell’analogia, della proporzione, dell’armonia, dell’adeguazione, della convenienza e della somiglianza. 

Per i panteisti la contraddizione si risolve, ma ritorna. La conciliazione si attua, ma nella contraddizione. L’identità esiste, ma nella negazione, la vita vince la morte, ma la morte ritorna. Per questo, nel tentativo di unire, confondono. Da qui la confusione panteistica del mondo con Dio.
 
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Ricordiamo che nella Russia nel sec. XIX il grande filosofo e teologo Vladimir Soloviev, erede della spiritualità platonico-plotiniana di ascendenze parmenidee, ha formato il concetto dell’unitotalità (vseedinstvo), come totalità del molteplice unificata nell’Uno, che riprende l’Assoluto scellinghiano, erede a sua volta del monismo bruniano.

Il panteismo bruniano stimola due orientamenti ovvero si muove in due direzioni o dà spazio a due possibilità: una di tipo parmenideo, extratemporale ed extraspaziale, eternalista, di tipo statico, la quale assume solo la causa formale o ideale e ignora il divenire e un’altra di tipo eracliteo, storicista, evoluzionista, che ammette la materia, l’azione, il fare e la causa efficiente e produttiva e quindi la storia.

La seconda forma è quella del monismo eternalista di Emanuele Severino, il quale salta lo storicismo hegeliano di marca eraclitea, e si rifà direttamente al monismo panteista parmenideo. Severino sintetizza il suo pensiero in alcune frasi dove egli presenta la totalità come coincidenza dell’essenza con l’esistenza, e dunque per lui l’essere coincide con l’essere divino.

Severino è nella linea del parmenidismo bruniano quando pone la divinità e l’eternità dell’essere, perchè l’uno parmenideo e bruniano non è altro che l’uno divino dell’essere sussistente-

Notiamo altresì che entrambe le forme di panteismo che ho descritto sopra negano l’adeguazione del pensiero all’essere identificando il pensiero con l’essere, con la differenza che mentre per Gentile il pensiero produce l’essere, per Severino il pensiero è l’apparire dell’essere.


Immagine da Internet: Vladimir Soloviev

19 agosto, 2025

Attualità di Giordano Bruno - Quarta Parte (4/5)

 

Attualità di Giordano Bruno

Quarta Parte (4/5)

 

Filosofia e religione

Con la filosofia noi scopriamo Dio come causa prima e scopo ultimo del mondo e ci scopriamo come persone, quindi enti spirituali, simili a Lui. A questa conoscenza di Dio, che interpella la nostra volontà e il nostro agire, noi rispondiamo, se siamo umili ed onesti e interessati alla nostra vera felicità, con la virtù di religione, per la quale entriamo in dialogo con Dio, gli parliamo ed Egli ci parla. In particolare gli rendiamo culto con l’ossequio della nostra volontà e l’offerta di sacrifici in espiazione per i nostri peccati e per ottenere da Lui grazie e favori in ordine alla nostra salvezza e al conseguimento di una partecipazione soprannaturale della sua stessa vita divina. 

Bruno non propugna una vera e propria religione, ma una forma di corruzione della religione, e precisamente una forma di magia e di idolatria, che anziché essere un servizio divino, diventa un culto di Satana e anziché agire a favore della salvezza eterna, conduce le anime ad una superbia che è sorgente di ogni male e di ogni peccato.

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Bruno non concepisce uno spirito che non sia unito alla materia. Per questo per lui non esiste materia che non sia vivente. La materia è divina come lo spirito.  La materia è spirituale e lo spirito è materiale. Per questo l’essere materiale è essere pensato e il pensiero coincide con l’essere materiale. 

Come Dio per Bruno è composto di anima e corpo, così il mondo, manifestazione e attuazione di Dio, è composto di anima e corpo. L’uomo, a sua volta, composto di anima e corpo, è al contempo potenzialmente Dio e attuazione del mondo. Come l’uomo è un animale ragionevole, così il mondo e Dio sono un unico immenso animale divino. Dio è l’elevazione dell’uomo e del mondo, mentre mondo e uomo sono l’abbassamento di Dio. Il Tutto e l’uno sono dunque l’unità di mondo, uomo e Dio. Tutto è in Tutto, dove tutto comunica con tutto e ogni cosa con ogni cosa.

Per Bruno Dio è l’unica sostanza, come per Parmenide e Plotino, ma non è pura sostanza. Essa è sostanza con modi e accidenti. E questi accidenti o modi sono gli enti mondani. La materia è la sostanza di Dio e lo spirito è la forma della materia. Uomo e mondo sono modi d’essere di Dio, come vedremo poi in Spinoza. Ma in Bruno c’è una differenza da Spinoza, che l’uomo non è un modo d’essere o accidente di Dio, ma è più radicalmente Dio stesso in potenza e ciò che Dio diviene attuando sé stesso come mondo.  

Immagine da:  https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021-11/convegno-universita-gregoriana-bellarmino-anniversario-gesuiti.html

14 agosto, 2025

Attualità di Giordano Bruno - Terza Parte (3/5)

 

Attualità di Giordano Bruno

Terza Parte (3/5)

Gnosticismo

Lo gnosticismo è quell’atteggiamento mentale per il quale il soggetto si ritiene in modo tracotante e dogmatico in possesso del sapere divino o di essere egli stesso questo sapere, ovviamente non nel senso di conoscere tutte le cose nel dettaglio, ma immagina di identificare il suo sapere o anche se stesso col sapere divino. In queste condizioni il soggetto si convince di saperne più di Cristo in fatto di teologia, per cui giudica il suo concetto di Dio come quello giusto e quello della rivelazione cristiana come frutto dell’immaginazione.

Lo gnostico non ritiene che la sua limitata ragione possa essere informata dalla rivelazione cristiana circa una più alta conoscenza di Dio, ma ritiene di ricevere la rivelazione metacristiana dalla sua stessa autocoscienza divina.  La chiami fede (Lutero) o la chiami ragione (Hegel), parli (ermetismo, Schelling, Heidegger) o non parli di rivelazione (Bruno, Fichte, Hegel, Severino), in ogni caso lo gnostico ritiene di possedere la scienza divina non mediante la rivelazione cristiana, ma immediatamente ed atematicamente nella sua autocoscienza, ossia nella coscienza del suo io potenzialmente o attualmente io assoluto, Uno-Tutto (Bruno, Fichte, Schelling).

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Esistono due tipi di panteismo: c’è quello storicista di Hegel e quello eternalista di Severino. Entrambi partono dal monismo di Parmenide, solo che Hegel vi aggiunge Eraclito per spiegare il divenire, la causa attiva, il tempo e la storia, mentre Severino non ammette alcuna causa efficiente, ma solo quella formale, per cui il divenire, la causalità, il tempo e la storia non sono realtà, ma solo l’apparire e scomparire successivo e spaziale finito dell’eterno e dell’uno. È un’applicazione del metodo matematico in metafisica, e quindi è un confondere la metafisica con la matematica.

Nel monismo manca la nozione analogica di partecipazione, che viene intesa solo in modo quantitativo. Qui l’essere per partecipazione è confuso con l’esser parte, e l’essere per essenza è confuso con l’esser tutto. L’essere sussistente è confuso con l’essere.

Diventa allora impossibile l’essere creato dal nulla. La negazione, la privazione, il male non son più essere di ragione o essere ideale, ma diventano reali o scompaiono. L’ideale infatti coincide col reale, il pensiero con l’essere. E quindi ecco l’idealismo. Dunque idealismo, monismo e panteismo sono inscindibili e si richiamano l’un l’altro.

Esiste una differenza fra monismo e monoteismo. Entrambi ammettono Dio come assoluta Unità, ma mentre nel monismo esiste solo Dio come unico ente, nel monoteismo esiste un solo Dio creatore del mondo. In entrambi nulla esiste al di fuori di Dio che possa essere uguale a Dio. In entrambi nulla può essere paragonato a Lui o si può aggiungere a Dio così da migliorarlo. In entrambi casi a Dio non manca di nulla, così che abbia bisogno di essere completato da altro da sé. Tuttavia ciò non vuol dire che non esistano enti fuori di Dio, il cui essere però non aggiunge all’essere divino, perché è un essere per partecipazione. Col creato non c’è più essere, ma ci sono più esseri.

Il monismo suppone l’identificazione dell’essere con l’essere divino e del pensiero con l’essere, mentre nel monoteismo l’essere è analogo, si predica analogicamente di Dio e del mondo, appartiene analogicamente a Dio e al mondo. Nel realismo monoteista il pensiero è identico all’essere solo in Dio, ma non nel sapere creato.

Immagine da Internet: 
- Ritratto di Papa Clemente VIII, Cavalier d'Arpino, Museo diocesano di Senigallia  

12 agosto, 2025

Attualità di Giordano Bruno - Seconda Parte (2/5)

 

Attualità di Giordano Bruno

Seconda Parte (2/5)

Realismo, idealismo, gnosticismo

 

L’attualità di Bruno si inquadra in quel filone di pensiero elitario ed esoterico dalle origini antichissime in Occidente e ancora più in Oriente che si fa promotore della grandezza dell’uomo con l’enfatizzarne i poteri spirituali oltre ogni ragionevole limite, così che gli venga in uggia o gli appaia intollerabile la soggezione a qualcuno che gli prescriva ciò che deve pensare e ciò che deve fare.

Attraverso un processo di autosuggestione l’individuo s’immagina di essere l’autocoscienza assoluta, centro dell’universo, anima del mondo, una goccia nell’oceano dell’essere, identificato col puro pensiero, una scintilla del fuoco divino, un raggio del sole degli spiriti, circondato dall’orizzonte onnipervadente dell’infinito, debole e fragile apparizione dell’assoluto, naufragato nel mare dell’ineffabile, temporalizzazione dell’eterno, il mondo come volontà e rappresentazione. È il clima dell’idealismo da Parmenide a Plotino fino a Gentile e Severino.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/attualita-di-giordano-bruno-seconda.html

Col concetto dell’essere abbiamo la più ampia delle nostre categorie o dei nostri predicati, categorie con le quali possiamo concepire tutto e ogni cosa, anche ciò che supera la nostra intelligenza, purchè sia una realtà. In tal modo Dio e il mondo, in quanto da noi pensati e concepiti, vengono ad essere inclusi assieme dentro il cerchio dell’essere, appaiono come un predicato inferiore e più ristretto del concetto e del predicato dell’essere. Appaiono come qualcosa di meno e al di sotto del puro essere, dell’essere come essere, appaiono come parti dell’essere intero o della totalità dell’essere.

Se il nostro concetto dell’essere include Dio e le cose, non vuol dire che l’essere superi l’essere divino o includa in sé l’essere divino, perché non esiste essere superiore all’essere divino. In altre parole, ciò non vuol dire che l’essere sia qualcosa di più ampio di Dio. 

Quando pensiamo alla totalità dell’essere, dobbiamo stare attenti a non confondere la totalità come categoria con la totalità reale dell’essere. Nel primo caso pensiamo Dio insieme col creato come fossero un unico essere. Nel secondo caso la totalità dell’essere è solo Dio.

L’essere divino non può essere un composto, una «sintesi», come credeva Hegel, di essere divino ed essere mondano, ma è l’essere uno e totale, completo, infinito ed assoluto, l’ipsum Esse per se subsistens. Questa identità in Dio dell’essere finito con l’essere infinito è l’aspetto di verità del panteismo.

Tuttavia è vero che le essenze delle cose, in quanto ideate da Dio, sono eterne come Dio. Questa è la parte di verità della metafisica di Severino. Parmenide ha confuso essere finito ed essere infinito, pensiero ed essere, e perciò è il fondatore dell’idealismo e del panteismo.

Immagine da Internet: Ermete Trismegistro 

11 agosto, 2025

Attualità di Giordano Bruno - Prima Parte (1/5)

 

Attualità di Giordano Bruno

Prima Parte (1/5)

 

Dedicato al Maestro dell’Ordine dei Frati Predicatori,

Fra' Gerard Francisco Timoner III

 

Ciò che Dio ha unito, l’uomo non lo separi

Mt 19,6

 

Il vostro parlare sia sì, sì, no, no

Mt 5,37

 

Perché il Papa fu così severo?

Il pensiero di Giordano Bruno, col suo caratteristico panteismo prometeico. è ancor oggi attuale per quei filosofi e teologi, oggi numerosi ed influenti, i quali, nell’intento di esaltare la dignità umana, si spingono talmente avanti e salgono talmente in alto, che non appare più la differenza fra la natura umana e la natura divina, ma il risultato di tale operazione non è tanto quello di credere di essere Dio, che è cosa tanto insensata, che essi stessi se ne rendono conto, quanto piuttosto è quello di credersi dispensati dall’obbedienza alla legge divina e di ritenersi liberi di regolarsi per conto proprio. Non dispiace loro tuttavia di immaginare un Dio conforme allo spirito del mondo, adatto alle loro voglie, che soddisfi i loro desideri carnali e le loro ambizioni corrotte dal peccato originale. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/attualita-di-giordano-bruno-prima-parte.html 

Il Card. Bellarmino aveva estratto dalle opere di Bruno otto proposizioni, alle quali Bruno, se voleva evitare la pena capitale, avrebbe dovuto abiurare. Purtroppo abbiamo perduto l’elenco. Ci è rimasta la prima proposizione, nella quale Bruno respingeva la dottrina della transustanziazione.

Sappiamo che Bruno aveva preparato un memoriale in sua difesa per Papa Clemente VIII, ma purtroppo è andato perduto anche quello. Anche gli atti del processo, durato sette anni, sono andati perduti perché Napoleone stoltamente li fece distruggere.

È una cosa tristissima non poter disporre di quei preziosissimi documenti, perchè avremmo potuto confrontare le posizioni, le accuse e i passi del Tribunale con le mosse di Bruno e gli argomenti da lui addotti, la cui vicenda interiore ed esteriore non può non suscitare nell’animo di ogni buon cattolico o studioso onesto un moto di compassione mista a sdegno.

Diciamo peraltro che Bruno non voleva essere giudicato in base ai dogmi della fede col pretesto egli aveva voluto fare solo filosofia. Ma dimenticava che in fin dei conti egli era un sacerdote apostata e che la sua filosofia, propugnando il panteismo, con ciò stesso cadeva in uno gnosticismo empio che pretendeva di conoscere Dio meglio di Gesù Cristo.

Immagine da Internet:  Monumento a Giordano Bruno, Campo de' Fiori, Roma

07 agosto, 2025

Continua la discussione con Giorgio Drudi sul corpo risorto

 

Continua la discussione con Giorgio Drudi sul corpo risorto

 

Cf. https://www.facebook.com/giovanni.cavalcoli/

https://www.facebook.com/photo?fbid=10233717460471417&set=a.3542564975961

https://padrecavalcoli.blogspot.com/2025/07/discussione-con-giorgio-drudi-sul-corpo.html 

Caro Giorgio,

come ti ho già detto il corpo umano vivente, vive su tre piani: sul piano biologico, con la vita vegetativa; sul piano psicologico, con la vita sensitiva; e sul piano spirituale, con la vita spirituale.

Il corpo umano quindi è un corpo fisico, biologico, sensitivo e spirituale, nel senso che è un corpo animato da uno spirito. Con questa espressione io però intendo fare una differenza dal corpo spirituale, del quale parla San Paolo, che è il corpo glorioso risorto.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/continua-la-discussione-con-giorgio.html




Resurrezione dei morti, di Giovanni di Paolo