La proposta di Husserl
Seconda Parte di Tre Parti
Il concetto husserliano della coscienza
Basandosi sul cogito cartesiano egli propone un concetto di coscienza che ha più i caratteri della coscienza divina che di quella umana. Dice:
«la coscienza, considerata nella sua “purezza”, è un complesso chiuso in se stesso, un nucleo di assoluto essere, in cui niente può penetrare e da cui niente può sfuggire; e che non ha alcun “fuori” spazio-temporale, né può inserirsi in alcuna connessione spazio-temporale, come non può esercitare o subire alcuna azione causale in relazione a nessuna cosa – premesso che per causare s’intende la causalità naturale nel senso normale, quale cioè una relazione di dipendenza tra realtà».
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Martin Heidegger - Immagine da internet
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