06 gennaio, 2020

La successione apostolica

La successione apostolica

Lo Spirito Santo fa sì che ad un Papa ne segua un altro

Uno degli aspetti della Chiesa cattolica che non cessano di stupirci e contribuiscono a farci capire che la Chiesa non è una semplice società umana guidata da uomini, ma è guidata da Dio, è il fenomeno storico inoppugnabile della cosiddetta «successione apostolica», ossia il fatto che ad un Papa ne segue regolarmente ed immancabilmente un altro, entro un lasso più o meno lungo di tempo, un fatto che, come tutti sanno, è iniziato col pontificato di S. Pietro, è giunto oggi a Papa Francesco e durerà fino alla fine del mondo, quando Cristo in persona tornerà per celebrare le nozze mistiche con la sua Sposa la Chiesa, mentre il Papa di allora, l’«amico dello sposo» (Gv 3,29), gioirà con tutta la Chiesa per il trionfo finale e completo di Cristo su tutte le potenze del male.

Non occorre molta fantasia per capire, allora, con quanto accanimento, con quale dispiego di mezzi, con quali oscuri intrighi, con quale potere di seduzione, con quanta astuzia, con quale aperta o celata violenza, con quanto odio, con quanta ostinazione, arroganza e superbia le forze dell’inferno, simili a tremendi marosi, si scagliano continuamente contro la roccia infrangibile, immutabile e solidissima di Pietro, nel vano tentativo di farla vacillare e distruggerla, sapendo bene che su di essa si poggia e si basa la casa di Dio che è la Chiesa.  Distruggere il papato vuol dire distruggere la Chiesa. Viceversa nessuno mai che è rimasto in comunione col Papa ha perso di vista il cammino della salvezza.

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