Molti i chiamati pochi gli eletti
Ancora sull’inferno nelle parole del Santo Padre
Non tutti si
salvano
Nell’intervista[1] di venerdì scorso a Che tempo che fa, interrogato da Fabio Fazio circa la questione dell’inferno, il Papa, riferendosi ad una sua opinione, ha detto: «Questo non è dogma di fede - quello che dirò - è una cosa mia personale, che a me piace: a me piace pensare all’Inferno vuoto. È un piacere: spero che sia realtà. Ma è un piacere».
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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/molti-i-chiamati-pochi-gli-eletti_16.html
https://www.youtube.com/watch?v=Vz6OwXBJdEo
Il Papa ha voluto esprimere, come fa spesso, con una battuta, in un certo tono scherzoso, nonostante la estrema serietà del tema, una specie di immaginazione personale, come a dire: se dipendesse da me, se io fossi Dio, salverei tutti. Ma sappiamo come le verità di fede non corrispondono a quello che avremmo fatto noi o alla nostra immaginazione.
Esse rispondono a piani o progetti divini misteriosi, apparentemente paradossali o scandalosi, che affondano le loro ragioni in abissi che noi non riusciamo a scandagliare o provengono da piani o progetti infinitamente superiori a quelli che con la nostra ragione siamo capaci di concepire; e la cosa è comprensibile, giacchè è evidente che la mente divina trascende infinitamente la nostra e il modo divino di amare sembra un amore folle, che oltrepassa le nostre comuni misure.
Con questo stile spontaneo e piccante, al di fuori di ogni ufficialità, il Papa ha probabilmente voluto rimbeccare paternamente coloro che oggi rifiutano la benedizione delle coppie irregolari, perché, a loro dire, sarebbero «in stato di peccato mortale», pronunciando un giudizio in foro interno riguardo allo stato di coscienza di quelle coppie, che appare decisamente temerario, senza che ciò implichi la benchè minima approvazione dei peccati di adulterio o di sodomia in se stessi certamente meritevoli dell’inferno.
Immagine da Internet


È strabiliante come il demonio riesca a manipolarti : dico in special modo a te sconosciuto che sostituisci il p. Cavalcoli (a proposito del padre : me lo immagino rinchiuso nelle sue stanze un po' come papa Benedetto XVI) tenuto lontano dai riflettori, quasi incarcerato) e adesso censura sia.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Vz6OwXBJdEo
RispondiEliminaAspetterò, ci penserà Dio a me come a te, anche per tutte le volte che mi hai censurato senza motivo, per mie considerazioni espresse in fede e piena correttezza espressiva. Mi permetto di ricordarti che hai in mano un bazooka mentre io ho le mani nude: lo stai usando bene ?
RispondiEliminaCaro Guido,
Eliminanessuno sta sostituendo P. Giovanni Cavalcoli, che scrive direttamente i testi degli articoli e delle risposte ai Lettori. Ed è per questo che, come teologo domenicano, rimane spesso e volentieri nella sua stanza, a studiare e a lavorare, nel convento dei Frati Domenicani di Fontanellato (Parma).
È aiutato solamente sotto l’aspetto tecnico, cioè c’è chi l’aiuta a inserire i testi nel suo blog e nella sua pagina Facebook, o sotto dettatura diretta oppure man mano che sono pronti, e sempre secondo la possibilità data dal tempo e dai mezzi di comunicazione online.
In che circostanza lei è stato censurato? E su quale argomento?
S.M.
Argomento vostro dal titolo: "che cosa voleva essere il fascismo?" capitolo 1/3 o 2/3 o 3/3 non posso ricordare più di altro (mica tengo i pizzini); tanto sono rimasto disgustato per questo per voi/tu. Oltre la prepotenza usata contro un uomo giudicato male e da morto al di la della convezione politica di comodo tuttora in essere: "chi sei tu per giudicare ?" Lei non è p. Cavalcoli , io lo so.
RispondiEliminaAnonimo = Guido Bannati = nome di comodo = anche io non posso espormi per ovvii motivi
EliminaAnonimo = G B
EliminaCaro Guido,
Eliminacomprendo il suo sdegno riguardo a come io ho parlato di Mussolini nel mio articolo. Le faccio presente che è mio costume, quando si tratta di personaggi storici, di fare un attento vaglio tra gli elementi positivi e quelli negativi.
Secondo me Mussolini aveva avuto delle ottime doti di uomo di Stato. E sappiamo tutti come nei primi anni del suo governo abbia fatto un gran bene all’Italia. Quello che lo ha guastato è stato l’influsso di un nazionalismo esagerato che sorse dopo la fine della Prima Guerra mondiale, allorché l’Italia si sentì umiliata dalle potenze europee a causa della fierezza che essa sentiva per essere stata tra i vincitori della guerra.
A questo punto, che cosa è successo? Che gli Italiani, nel voler sottolineare questa italianità, hanno avviato un colonialismo, che ha dato fastidio alle potenze europee, e sono andati a rivalutare le glorie del Rinascimento, dal quale nacque l’idealismo tedesco.
Importantissima, a questo punto, è stata la grande figura del filosofo hegeliano Giovanni Gentile, il quale, con la sua abilissima dialettica e il suo sincero amore per la nostra cultura italiana, fornì al fascismo la sua anima spirituale, ma purtroppo l’errore di Gentile, dal quale Mussolini fu influenzato, fu quello di intendere la spiritualità del nostro Popolo non nella vera tradizione cristiana, ma secondo la spiritualità hegeliana di origine luterana. Questo è stato l’inizio della nostra tragedia nazionale.
Che cosa è successo? La sciagurata alleanza con la Germania hitleriana, animata dallo spirito di Hegel e di Nietzsche. Questo è stato il grave errore di Mussolini e del Popolo italiano.
A ciò si è aggiunto tragedia a tragedia, perché, nel corso stesso della guerra, una parte di Italiani ha aperto gli occhi ed è passata dalla parte degli Alleati. Da qui la guerra civile. E Mussolini, che cosa ha fatto? Non è riuscito evidentemente a dominare la situazione. Noi Italiani, come tutti sappiamo, siamo stati invasi dai Tedeschi e soltanto gli Alleati hanno potuto liberarci.
È interessante la fine di Mussolini. Esiste una testimonianza, secondo la quale egli prima di morire ricevette i Sacramenti.
Come sempre, ho dettato il testo, in videochiamata, alla mia segretaria Matilde, la quale provvede a inserire il testo nel mio blog, generalmente durante la videochiamata stessa.
PS. Sono P. Giovanni Cavalcoli.
Lei mi può contattare direttamente a questo cell. 339.4495966 oppure al fisso 0521.829905.
Se ha l’occasione di venire al Santuario della Madonna del Rosario di Fontanellato, la incontrerei volentieri.
controllare i tecnici, todos, todos, todos ...
RispondiEliminaMa alle 21:42 ha risposto un bot, un tecnico, o cavalcoli ??? Me prendi pure per i fondelli ???
RispondiEliminaIeri sera, ho risposto io, a nome di P. Cavalcoli. SM
EliminaVi ringrazio entrambi per la schiettezza; sull'argomento storico "ventennio" non ho voglia di dilungarmi in questo momento, concordo su molte cose espresse sopra , mi permetto solo di aggiungere che dal 1861 fummo "colonia inglese" : evidentemente il controllo del corno d'Africa (dal 1936) dava enorme fastidio a costoro per i motivi geopolitici facilmente immaginabili e validi ancora oggi ! L' inizio delle grane, sanzioni comprese, fu allora; ricordo ancora che il popolo italiano era più cattolico di oggi e che il nazismo eugenetico non era parente del fascismo anche se il re controfirmò le leggi razziali e sicuramente il fascismo in alcuni suoi esponenti fu ideologicamente aderente alla filosofia hegheliana propria del nazista: bisogna distinguere non generalizzare, discernere ...!
RispondiEliminaRicordo infine due argomenti "patti in laterano" e "carteggi Churchill" fate voi ora. se avrò occasione passerò da Fontanellato previo avviso, grazie. LJC
Caro Guido,
Eliminaindubbiamente il fenomeno del Fascismo è molto complesso ed io ho voluto individuarne l’anima filosofica. È chiaro che in esso concorrono molti altri fattori, che non sono a mia conoscenza.
Per quanto riguarda i Patti Lateranensi, credo che sia uno dei meriti del Fascismo. Tuttavia il fatto della religione di Stato è stato superato dal nuovo Diritto Canonico e dal Concordato del 1983, che sancisce la libertà religiosa a seguito delle disposizioni del Concilio Vaticano II.
Se passa di qua, è il benvenuto.
Padre,
RispondiEliminaChe dire del commento del Cardinale Dulles in:
https://www.firstthings.com/article/2003/05/the-population-of-hell
Ecco una traduzione fornita da Google:
https://www-firstthings-com.translate.goog/article/2003/05/the-population-of-hell?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=pt-BR&_x_tr_pto=wapp
Caro Luiz,
Eliminail metodo che seguo in questo servizio ai Lettori consiste nel rispondere a domande che essi mi rivolgono circa questioni che riguardano la teologia, la morale, la filosofia e la vita della Chiesa.
La inviterei pertanto a segnalarmi, se crede, ciò che di questo discorso del Card. Dulles ha suscitato il suo interesse e le ha creato difficoltà o qualche dubbio, in modo che io abbia la possibilità di esaminare il suo problema e darne una risposta.
Grazie per la risposta, Padre!
EliminaHo letto l’articolo del Card. Dulles e, per me che non sono teologo - anche se, da laico, ogni tanto leggo qualcosa qua e là in modo non sistematico -, mi è sembrato interessante.
E come ho letto il Suo articolo anche, ho pensato che ci fosse qualcosa di simile tra i due, anche se non esattamente identici.
In fondo, volevo sapere se Lei pensava anche come il Card. Dulles, o se c’era qualcosa che, dal punto di vista teologico, li differenziava, per quanto riguarda il tema trattato.
Caro Luiz,
Eliminaa proposito di questo articolo del Card. Dulles, dato che lei ha notato delle differenze, me ne segnali qualcuna ed io eventualmente ne farò un commento.
Se ha notato delle similitudini, questo si spiega molto bene col fatto che entrambi condividiamo la dottrina della Chiesa.