In odium fidei
Il peccato contro la fraternità
Prima Parte (1/4)
Sarete odiati da tutti a causa del mio nome
Mt 10,22
Se Dio è il Dio dell’amore – e lo è –,
a noi non è lecito odiare i fratelli.
Papa Francesco a Mosul, 7 marzo 2021
L’odio è moralmente un peccato contro l’amore,
ma di per sé è una semplice passione
Papa Francesco viene spesso sul tema dell’odio tra fratelli, che è una delle piaghe principali della Chiesa e della società di oggi, un peccato che colpisce direttamente il dovere della giustizia e della carità. Passione spesso scatenata e incontrollata, che va dalle forme più grossolane e quelle più sottili, da quelle più bestiali a quelle più diaboliche, l’odio è all’origine delle laceranti ed esasperanti divisioni e vendette reciproche, interne alla Chiesa stessa, che dovrebbe essere viceversa esempio di reciproco amore fraterno e maestra di riconciliazione e di pace per tutto il mondo.
Nelle sue forme più gravi, per esempio l’odio fra fedeli di diverse religioni, appare un odio implacabile, che si trascina nei secoli, sentito tra i più fanatici come sacro dovere, tanto più feroce, spietato, ostinato ed inesorabile, quanto più il fanatico crede di essere motivato da valori e doveri sacri ed immutabili.
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Papa Francesco viene spesso sul tema dell’odio tra fratelli, che è una delle piaghe principali della Chiesa e della società di oggi, un peccato che colpisce direttamente il dovere della giustizia e della carità.
Il 3 maggio 1808 è un dipinto a olio su tela di Francisco Goya, realizzato nel 1814 e conservato nel Museo del Prado di Madrid.
Immagini da internet
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