01 luglio, 2021

La spiritualità della Religiosa oggi - La Religiosa ministra di Dio

  La spiritualità della Religiosa oggi

La Religiosa ministra di Dio

                       

Come gioisce lo sposo per la sposa,

così il tuo Dio gioirà di te

Is 62,5 

Il linguaggio spirituale deve tener conto del moderno mutamento

 della concezione della donna 

La Sacra Scrittura e la Tradizione posseggono delle categorie metaforiche o simboliche, non strettamente connesse col dato rivelato o col dogma, che hanno fatto fortuna per secoli e millenni, ma che, non avendo appunto un aggancio necessario col dato di fede, a un certo punto della storia, a causa di profonde mutazioni storiche, perdono la loro efficacia semantica e il loro senso per diventare addirittura equivoche o pericolose, intralciando il progresso dogmatico e quello generale del costume cristiano.

Una di queste categorie è l’attributo di «sposa di Cristo» dato da 2000 anni alla Religiosa, monaca o suora che sia. Non c’è dubbio che questo titolo, che ha sicuri agganci biblici, almeno indiretti, ha una onorevole storia, che ha coinvolto, sin dai primi secoli una serie infinita, di scrittori ed oratori sacri, agiografi, Padri e Dottori della Chiesa, Santi e Sante a non finire, autori mistici, predicatori di esercizi spirituali, confessori stimati, nonché la stessa liturgia e il Magistero della Chiesa fino ad oggi. 

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È stata la psicologia moderna, a partire dal sec. XIX a scoprire nella donna risorse di spiritualità intuitiva superiore a quella del maschio, anche se a lui resta il primato nell’esercizio della razionalità sillogistica. 

Ma già San Tommaso nota che l’intuizione intellettuale è più simile al divino che non il processo della razionalità, legato alla materia.



Oggi questo essere ministra del Signore è un titolo d’onore per la Religiosa, che da decenni ormai svolge preziosi servizi liturgici di lettrice alle Letture della Messa, di distributrice della Comunione, di ostensatrice e riposizionaria del Santissimo Sacramento all’adorazione eucaristica, di ministra del Battesimo, ministeri, alcuni dei quali, come l’Accolitato e il Lettorato, sono stati recentemente ufficializzati dal Santo Padre. Possiamo ritenere che il rito d’investitura concederà alla donna che ne è incaricata una speciale grazia di stato che la conforterà nell’esercizio di questo servizio.


  

Per colloquiare convenientemente con Dio, bisogna che noi partiamo dal concetto della persona divina, infinitamente superiore alla nostra.

Ma occorrono immagini migliori a quelle del matrimonio.

E queste immagini migliori, supposta la nozione analogica di persona, sono molto semplici, come per esempio il fuoco, il vento, l’acqua, la nube, la rugiada, il cielo, la stella, la lampada, il sole, il pane, il vino e così via. Parlare con queste cose? Certo! A patto che ci sia il supporto del concetto metafisico e rivelato di persona. Occorre essere anche poeti, come Leopardi, che parlava con la luna o San Francesco, che parlava con la madre terra.

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