20 ottobre, 2021

La comunione nella Chiesa - In preparazione al Sinodo

  La comunione nella Chiesa

In preparazione al Sinodo

Il 9 ottobre scorso il Santo Padre ha fatto una riflessione in vista dell’inizio del Sinodo avente come tema Per una Chiesa sinodale. Per l’occasione ho pensato di proporre al lettore alcune considerazioni attinenti al tema, vale a dire il valore della comunione ecclesiale, che sta alla base del Sinodo e che a sua volta è incrementata dallo stesso Sinodo. 

La comunione nella Chiesa è l’unione e la concordia degli spiriti, delle menti, dei cuori, degli intenti, dei propositi, delle azioni sulla base della verità di fede ed attorno alla verità di fede comunemente accolta, compresa e condivisa. La comunione è la circolazione fraterna della carità di ognuno verso tutti e di tutti verso ognuno. 

La comunione è l’unione e la disciplina dei fedeli attorno ai pastori e sotto la guida dei pastori, innanzitutto il Romano Pontefice. La comunione ecclesiale è la comunione col Papa. Sono due cose indissociabili. Chi non è in comunione col Papa non può essere in comunione con la Chiesa. 

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Se la spada viene a produrre la pace vincendo i nemici della pace, come l’odio e la menzogna, ben venga la spada. 

In questo senso Cristo, re della pace, dice di essere venuto a portare una spada. 

La comunione infatti si spezza quando qualcuno, respingendo la verità ed abbracciando l’errore, si isola e si separa dalla comunione e diventa fautore e principio di divisione, creando divisione e suscitando reazioni opposte o tendenze faziose.

 

 

Amore del nemico non vuol dire che non sia lecito combattere il nemico, ma vuol dire saper trovare lati buoni anche nel nemico. L’etica cristiana non ha mai dichiarato illecito il servizio militare e molti santi sono stati dei militari. 

Col mondo la Chiesa deve certo saper dialogare, ma quando il mondo vorrebbe sottometterla, è lei che deve saper vincere il mondo. Commentando le parole di Gesù «vi mando come agnelli in mezzo ai lupi», il Card. Biffi osservava con la sua solita arguzia: «poveri lupi!».

Immagini da internet

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