Il legame da conservare e il legame da estinguere
Differenza fra l’unione irregolare e l’unione matrimoniale
Parte Prima (1/2)
Una Nota del DDF sulla questione della benedizione delle coppie irregolari
Il 4 gennaio scorso il Dicastero per la Dottrina della fede ha pubblicato un Comunicato stampa per aiutare a chiarire la ricezione di Fiducia supplicans, ricollegandosi alla precedente Dichiarazione della CDF del 2021, la quale sembra essere in contraddizione con la Fiducia supplicans. Infatti, mentre nel documento del 2021 si afferma che la Chiesa non ha il potere di benedire le unioni irregolari, siano omosessuali o siano adulterine, l’ultima Dichiarazione sembra dire il contrario, ammettendo la possibilità di benedire queste unioni, sia pur sotto certe condizioni.
Per sciogliere la contraddizione, l’ultimo Documento, che di fatto ammette la benedizione di queste unioni, come ho chiarito nel mio precedente articolo su questo argomento e come vedremo ancora in questo, distingue «coppia» da «unione», dicendo che la Chiesa benedice la coppia ma non l’unione.
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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-legame-da-conservare-e-il-legame-da.html
Alcuni sono
dell’avviso che si possano benedire le persone singolarmente, ma non l’unione
in quanto irregolare.
Ma qui siamo davanti a due persone concrete che sono in relazione fra di loro.
Il punto da tenere presente è che la grazia della benedizione ovviamente tocca l’aspetto sano, mentre difende dal peccato.
Verso una graduale normalizzazione: cioè? Normalizzazione del rapporto di coppia o separazione graduale dei due?
RispondiEliminaCaro Anonimo,
Eliminadovrebbe essere evitante che quando parlo di normalizzazione intendo riferirmi alla prospettiva di condurre la condotta della coppia dalla pratica del vizio alla pratica della norma, cioè della virtù morale.
Normalizzare vuol dire convertire in normale ciò che non è normale.
Quindi non si tratta di chiamare normale ciò che non è normale.
Il problema allora è quello di condurre due persone, che non vivono secondo la norma, di vivere secondo la norma morale. In altre parole, si tratta di aiutare queste persone ad abbandonare il vizio della sodomia e a praticare la virtù della castità.
Al di là della benedizione ecclesiastica della singola persona umana, nella sua dignità originaria di essere più nobile creato da Dio - la percezione esteriore, a livello di popolo di credenti, dell’atto di benedizione di qualsiasi coppia di persone e’ sempre stata quella di una approvazione ecclesiastica della scelta specifica compiuta dai soggetti benedetti, appunto di “essere coppia”. Questa benedizione significava teologicamente il gradimento di Dio per questa medesima scelta e l’effusione conseguente della Sua grazia come aiuto alla loro vita terrena in vista di quella ultraterrena. Tale unione di coppia era il matrimonio cristiano.
RispondiEliminaNel caso di benedizioni su coppie irregolari, da questo punto di vista, si presupporrebbe da parte di chi le ha ordinate, in forma magisteriale o solo ufficiale, che esse riguardino la volontà “buona” dei diretti interessati nell’aver cura l’ uno dell’altro; in un rapporto che pero’ è già viziato dal peccato della scelta iniziale irregolare.
Abbiamo quindi una ambiguità di fondo tra la scelta o l'azione manifesta di peccato e l’intenzione, solo auspicabile, di un cambiamento e ravvedimento dei medesimi soggetti.
Nella realtà dei fatti e delle intenzioni essi normalmente percepiscono la benedizione ecclesiastica su di loro, seppure “extra liturgica” ( che tale non è, perché il sacerdote è soggetto liturgico ordinato e tale rimane in ogni suo atto “ invocante”), e purtroppo a giusta ragione dal loro punto di vista, una approvazione della loro scelta e condotta peccaminosa.
Tutto questo, senza che nel documento vaticano in questione vi fosse un chiaro giudizio di condanna almeno per gli atti omosessuali delle coppie interessate. Tutto questo mentre tanti credenti e uomini di chiesa sono di nuovo scandalizzati per questi documenti che invalidano gli insegnamenti millenari della Tradizione fondati sui dati della Rivelazione divina.
Sembra che Lei, caro Padre Cavalcoli, molto apprezzabile per tanti suoi interventi a difesa del cristianesimo cattolico contro il
modernismo teologico, sia così poco interessato ai presumibili devastanti effetti sui comportamenti, le scelte, la mentalità comune che questo documento vaticano produrra’ nel tempo in tanti nostri contemporanei, avvalorandone scelte contrarie al disegno di Dio.
Caro Giovanni,
Eliminaso benissimo che finora la Chiesa ha sempre benedetto situazioni umane evidentemente degne di essere benedette, come per esempio la benedizione delle nozze o di una persona che deve affrontare un lungo viaggio. Ma tradizionalmente si benedicono anche le forze armate, in quanto sono al servizio della Patria.
Tuttavia, effettivamente, io capisco che tanti cattolici, davanti a questa novità inaudita della benedizione delle coppie irregolari, rimangano scandalizzati o quanto meno stupiti.
Per comprendere il significato di questa benedizione, bisogna considerare che in qualunque coppia umana si dà una realtà sostanziale, che è la relazione interpersonale, e un qualcosa di accidentale o contingente, che sono gli atti morali della coppia, atti che ora possono essere buoni ora possono essere cattivi.
La realtà sostanziale in queste coppie è la presenza di qualità, attitudini ed energie positive, che dipendono da Dio, in quanto creatore di quelle persone, chiamate alla salvezza e redente dal Sangue di Cristo.
La benedizione, di cui parlano i recenti Documenti della Chiesa, si riferisce evidentemente a questo aspetto positivo della coppia, e sarebbe assurdo pensare che possa riferirsi ai peccati, che questa coppia commette a causa della fragilità umana, conseguente al peccato originale, cosa del resto che non riguarda solo queste coppie, ma tutti gli esseri umani.
L’errore che molti commettono nel giudicare queste coppie è quello di rovesciare il rapporto tra il sostanziale e l’accidentale, per cui il peccato di adulterio o di sodomia si trasforma in un qualche cosa di sostanziale e di permanente e l’aspetto positivo diventa accidentale o quanto meno discutibile. Da qui il loro parlare di “stato di peccato”, uno stato che in realtà non ha un carattere sostanziale, ma solo accidentale.
Lo stato di peccato effettivamente esiste, ma dipende dalla volontà ostinata nell’attaccamento al peccato, per cui la durata di questo stato dipende dalla volontà, la quale, se vuole e con la grazia di Dio, può interrompere questo stato e riacquistare la grazia divina. E questa è la conversione, da attuarsi con la penitenza. È quello che il Papa ha detto, quando ha detto che i DR possono essere in grazia.
Davanti a questa vasta reazione negativa nei confronti di questi insegnamenti della Chiesa, il nostro divere è quello di illuminare i fedeli, perché questi documenti rappresentano un passo avanti nella pratica della misericordia, nella quale la Chiesa è Madre e Maestra.
La Chiesa vuole offrire ai nostri contemporanei la luce del Vangelo e della Chiesa per affrontare e superare il grave problema del gender e delle diverse culture e legislazioni degli Stati, che da una parte favoriscono questa corruzione e dall’altra sono troppo severi verso queste persone.
Inoltre la Chiesa ha assunto i progressi fatti dalla psicologia moderna nel determinare quelli che sono i forti condizionamenti della pratica etero ed omosessuali.
Da qui le attenuanti di colpa, che la pastorale moderna volentieri riconosce. Caso simile a questo è quello dei funerali dei suicidi. Un tempo si negava la benedizione e i funerali religiosi a queste persone.