01 gennaio, 2024

Trattato sugli Atti umani - P. Tomas Tyn - Lezione 5 (1/2)

  Trattato sugli Atti umani

P. Tomas Tyn

Lezione 5 (Parte 1/2)

P.Tomas Tyn, OP - Corso “Atti Umani” - AA.1986-1987 - Lezione n. 15 (A-B)

Bologna, 22 febbraio 1987

http://www.arpato.org/corso_attiumani.htm

             Bene, miei cari. Ci siamo soffermati sulla questione 16. Abbiamo dovuto operare delle scelte; abbiamo visto solamente alcune tra le diverse parti dell’atto umano, in particolare abbiamo visto il momento della scelta, che abbiamo reputato giustamente centrale per la costituzione dell’atto umano nella sua globalità, in quanto determina il giudizio pratico-pratico e in quanto in esso si manifesta la libertà dell’uomo.

Poi abbiamo studiato l’atto dell’uso, in quanto l’uso, la cresis in greco, coincide praticamente con l’atto umano stesso, l’esecuzione dell’atto praxis. Abbiamo detto che l’uso consiste nell’applicazione di una realtà all’azione. Questa realtà può essere una realtà esterna, per esempio uno strumento che si applica all’azione, ma soprattutto sono le facoltà interiori dell’anima. In ultima analisi è la facoltà motrice di tutte le altre, cioè la volontà, per cui spetta in ultima analisi alla volontà usare.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/trattato-sugli-atti-umani-p-tomas-tyn_1.html 

 

La gioia ha per oggetto il fine e non qualche mezzo per ottenere il fine.

Con la gioia si compie proprio l’agire umano.

In questo San Tommaso, come Aristotele stesso prima di lui, sono degli ottimisti: ogni agire procura un certo piacere, la compiacenza dell’agente, che raggiunge il suo fine. Non c’è dubbio che nel gaudium c’è un elemento di perfezione, che non c’è nell’uso. L’uso è uno sforzo in vista del raggiungimento del fine, in vista dell’esecuzione del fine. Invece il gaudium è ovviamente il riposarsi, lata quies, il riposarsi nel fine ottenuto. 

Il gaudium c’è anche nelle facoltà inferiori, in quanto omne agens agit propter finem.

 

 

 

Tomas nacque a Brno, in Cecoslovacchia, oggi Repubblica Ceca, il 3 maggio 1950.

La sua robusta fibra fu improvvisamente stroncata nel pieno dell’età – a 39 anni – da un male terribile ed incurabile.

A Neckargemünd morì il 1° gennaio 1990, con il volto sereno e quasi sorridente, mentre nella sua patria avveniva il passaggio da un regime oppressore alla democrazia: i voti di Tomas si erano compiuti!

Immagine: Padre Tomas Tyn, ottobre 1989 - foto di Roberta Ricci

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