13 dicembre, 2024

Tu che sei uomo ti fai Dio - Il mistero della divinità di Cristo - Parte Prima (1/3)

 

Tu che sei uomo ti fai Dio

Il mistero della divinità di Cristo

Parte Prima (1/3)

 

Alzatevi, porte antiche, ed entri il Re della gloria

Sal 24,7

 

Consustantialem Patri

 

Guai all’uomo che confida nell’uomo

Ger 17,5

 

La peculiarità del cristianesimo rispetto a tutte le altre religioni

La religione cristiana si distingue da tutte le altre religioni per il fatto che pretende di essere monoteistica, ma sostiene che Dio esiste in tre persone e che esiste una persona divina, Gesù Cristo, che in tutta l’umanità è l’unico uomo che possiede due nature, la natura umana e la natura divina tra di loro unite, ma senza confusione.

Tutte le altre religioni o sono monoteistiche, come l’ebraismo e l’islamismo, rifiutando però il Dio cristiano visto come assurdità o bestemmia, oppure sono panteiste, come il bramanesimo e il buddismo o sono politeiste, come il paganesimo greco o romano, o sono idolatriche, come il culto degli astri o di Pachamama.  

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Gesù ci fa capire che la relazione del Padre celeste col Figlio divino non è, come presso di noi, un accidente che si aggiunge alla persona una volta che abbiamo generato. Infatti, prima di generare noi eravamo già persone. Non così per il Padre celeste, il cui generare non è un atto che sia stato preceduto dalla sua divinità non ancora paterna. Al contrario, Dio è Padre dall’eternità. Il suo generare coincide col suo stesso essere Dio.

Il Padre è per essenza relazione di paternità. La persona del Padre non ha la sua essenza in una sostanzialità precedente il generare, ma sta tutta nel suo generare. Il sostanziale in Dio non è il personale, ma la natura divina. Il personale è la relazione di paternità, di figliolanza e di ispirazione ed esser spirato (lo Spirito Santo).

Essendo Dio una singola sostanza spirituale, è naturale pensarlo come persona, ossia come soggetto intelligente e volente. Ma Cristo ci rivela un altro modo divino di essere persona, non sospettato dalla ragione e oggetto della rivelazione divina, giacchè se la ragione richiede l’affermazione di un Dio personale creatore, essa non ha il motivo di porre l’esistenza di un Dio personale trinitario, della quale pertanto sappiamo solo in base alla rivelazione cristiana.

 Immagini da Internet: Dio Padre tra gli Angeli, Filippo Quattrocchi, Cattedrale di Palermo

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