03 gennaio, 2025

Il mondo è finito o infinito? Riflessioni sul libro di Bolloré e Bonnassies "Dio la scienza le prove" - Prima Parte (1/3)

 

Il mondo è finito o infinito?

Riflessioni sul libro di Bolloré e Bonnassies Dio la scienza le prove

Prima Parte (1/3)

 

Infiniti spazi nel pensier mi fingo

Leopardi

Le sue mani hanno plasmato la terra

Sal 95,5

La fisica quantistica ha riscoperto Dio

Il libro di questi fisici è molto interessante. Esso ha fatto molto piacere a me filosofo e teologo, che fin dalla mia giovinezza mi sono adoperato per sostenere, con la Chiesa cattolica, la dimostrabilità razionale dell’esistenza di Dio. In particolare mi ha fatto molto piacere l’affermazione che la ragione umana, mediante la fisica sperimentale, può dimostrare che Dio ha creato il mondo dal nulla. Il libro ci offre una buona ripresa in chiave di fisica moderna, della dimostrazione dell’esistenza di Dio, che Aristotele dette già nella sua Fisica e nel trattato Il cielo e il mondo.

Sono contento che quest’opera abbia avuto un grande successo di pubblico, segno della capacità degli Autori di saper parlare ai nostri contemporanei su di un tema così arduo come l’esistenza di Dio e del bisogno che sempre esiste nel cuore umano di scoprire il perché e lo scopo dell’universo. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-mondo-e-finito-o-infinito.html 


Certamente, non è possibile arrivare al concetto di creazione utilizzando solo la fisica sperimentale, ma bisogna passare dalla metafisica, perché l’oggetto della fisica sperimentale sono solo i fenomeni regolati dalle leggi di natura espresse in formule matematiche. Gli Autori non si fermano sull’argomentazione metafisica, della quale però ho visto che hanno rispetto. D’altra parte, il fatto che, partendo dall’esperienza fisica concludono nell’affermazione di Dio creatore, è segno che comunque sono passati dalla metafisica, anche se questo passaggio resta implicito nella loro esposizione. È un po’ come se incontrassimo un amico con i capelli tagliati dopo che l’avevamo visto con i capelli lunghi. Dev’essere stato necessariamente dal barbiere, anche se non lo abbiamo visto entrare nel suo negozio.

Immagine da Internet

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