Il mondo è finito o infinito?
Riflessioni sul libro di Bolloré e Bonnassies Dio la scienza le prove
Terza Parte (3/3)
E che dire della fine del mondo?
Ci troviamo invece delusi circa i preannunci dati dagli Autori, in base alle attuali teorie fisiche, circa l’esito finale dell’universo, che pare abbandonato da Dio ad una sorte squallida e sconfortante, indegna di quella che invece gli riserva e promette un vero Dio provvidente e promotore della vita, del progresso e della perfezione dell’universo e dell’uomo.
La tesi avanzata dagli Autori della finale stasi o dissolvimento eterna del mondo che avrebbe esaurito le sue energie, sembra essere irragionevolmente influenzata da quello che è il corso della vita del vivente, che, raggiunta l’età adulta, va soggetto ad un declino che porta alla morte. Dove va a finire tutta l’evoluzione ascendente promossa dal Dio dell’inizio del mondo? Forse che Dio a un certo punto esaurisce le forze e non ce la fa più? Ridicolo!
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Gli Autori, col riconoscere Dio come Spirito assoluto intelligente e volente, organizzatore e legislatore provvidente, il quale spiega la causalità efficiente e il sorgere dei gradi della vita al di sopra della materia chimica, fanno bene, ma non si capisce che cosa è che li trattiene dal vedere nell’agente l’intenzione del fine, giacchè la stessa causa efficiente non agirebbe, se non ci fosse il fine che l’attrae.
La cosa che sorprende è che hanno capito che Dio è la causa prima ed hanno trascurato di considerare che Dio è anche sommo bene e fine ultimo di ogni ente agente, dal bosone al fotone al neutrone all’atomo alla molecola al microrganismo alla pianta all’animale all’uomo all’angelo: ogni ente. E qui si vede purtroppo la carenza di sapere metafisico, indispensabile in questioni quali quelle che stiamo esaminando.
Per San Tommaso, anche nell’ipotesi che Dio crei da sempre, il numero delle creature sarebbe finito. Il che non vuol dire che da infinito tempo esse non siano sempre aumentate di numero, ma che in ogni momento del tempo esse siano un numero determinato.
È vero che il materialismo sostiene che l’universo esiste da sempre e durerà per sempre. Ma per confutare il materialismo e l’ateismo che ne conseguono non è sufficiente dimostrare che il mondo iniziò ad esistere un certo numero di anni fa, ma bisogna dimostrare che l’essere dell’universo non è fondato su sé stesso, ma è causato. Basta dimostrare questo.
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