28 agosto, 2020

Quesiti di pressante attualità

 In un’esclusiva per Korazym.org, Padre Giovanni Cavalcoli, filosofo e teologo domenicano, risponde a quesiti di pressante attualità: aborto farmacologico, norme sulla omotrasfobia, persecuzioni dei cristiani nel mondo.  Temi caldi, che stanno animando il dibattito politico e sociale.

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http://www.korazym.org/47249/padre-cavalcoli-op-su-aborto-e-omotrasfobia-lo-stato-faccia-leggi-non-in-contrasto-con-la-morale-naturale/ 



4 commenti:

  1. Perche la CEI e il papa non vigilano su cio che scrive il giornale cattolico italiano? Ha letto, dopo la legittimazione del gender e del disegno fi legge Zan, la legittimazione della legislazione abortista? Non credo che ci sarebbe stato un simile xbandamento con Giovanni Paolo II...

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    1. Caro Stefano, San Giovanni Paolo II aveva una fortissima personalità, saldissime convinzioni morali e uno straordinario coraggio, che gli permettavano di far fronte all'assalto dei modernisti. Questo Papa non è all'altezza del precedente, tuttavia si dà molto da fare, ma nel frattempo è successo che l'arroganza e l'astuzia dei modernisti sono aumentati, per cui Papa Francesco, pur restando sempre la nostra guida scelta da Dio, è quasi travolto da questa ondata fangosa, per cui nostro dovere assoluto è aiutarlo nella lotta contro Satana, in modo che egli abbia la forza di vincere i nemici della Chiesa.

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  2. Tuttavia, come si può separare l'aumento dell'arroganza e dell'astuzia dei cosiddetti modernisti dallo spazio che Francesco sembra concedere loro con aperture e incoraggiamenti? Ad esempio, se è vero come è vero che il demonio non è un simbolo ma un essere personale, come è possibile che padre Sosa resti al suo posto? Possibile che il papa, che pure conosce bene il generale dei gesuiti, ignori le sue parole? Lo stesso dicasi per padre Martin sulla questione del gender e della liceità dei rapporti omosessuali... Conservo copia del Catechismo di San Giovanni Paolo II e devo dire che è impressionante la distanza tra quanto si legge nel medesimo e quanto oggi sdoganato "de facto" su temi di grande rilievo morale (e dottrinale). L'impressione è che i nemici della chiesa lui non voglia combatterli, piuttosto allontana da se molte buone persone. Prego certamente per il papa, caro padre, ma mi pare evidente che più che i modernisti sia lui stesso il peggior nemico di se.

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    1. Caro Stefano, questa situazione si sta trascinando nei Pontefici del postconcilio ormai da 50 anni. Eppure ne abbiamo avuti due, che sono santi. Dunque, che cosa è successo? Che, a partire dall'immediato postconcilio, i modernisti, capeggiati da Rahner, hanno dato l'assalto al magistero della Chiesa. I Papi, poveretti, si sono trovati spiazzati e senza l'appoggio dell'episcopato. Tutto quello che essi hanno potuto fare, compreso Papa Francesco, è continuare ad insegnare la sana dottrina. Invece, soprattutto oggi, che la situazione è peggiorata, il Papa non ha praticamente la forza di punire gli eretici. Allora, qual è il nostro dovere? Accogliere il magistero pontificio e accettare con pazienza questa debolezza. Nello stesso tempo dobbiamo stare vicino al Papa nella sua prova e pregare per lui.

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