Cristologia e soteriologia
Prima parte
Conferenza del gennaio 1988
Del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, OP
Da: http://www.arpato.org/index.htm - http://www.arpato.org/testi/lezioni_tincani/10_Cristologia_e_soteriologia_gen_1988.pdf
Ci vediamo un’altra volta, ma per parlare questa volta di un tema si spera un po’ più facile, ma molto bello ed edificante e cioè di Gesù Salvatore. Abbiamo visto che bisogna iniziare col meditare su Gesù in chiave dogmatica, perché, sapete, il santo dogma è proprio nutrimento delle nostre meditazioni, dovrebbe almeno esserlo, vero, cari? Tanto è vero che appunto lo studio delle cose sacre e della stessa teologia, ovvero l’approfondimento razionale del mistero, serve e deve servire alla nostra preghiera, alla nostra vita orante.
San Tommaso sottolinea molto questo aspetto dello studio funzionale alla preghiera e sottolinea anzi la necessità di studiare per pregare bene perché spesso può succedere che se uno non studia e non precisa, potrebbe nelle sue preghiere anche essere un tantino ereticale. Allora vedete che bisogna invece adorare il Signore in spirito e verità, e perciò pensare a delle cose giuste riguardo a lui.
Ecco ora abbiamo visto che la cristologia, cioè la concezione dogmatica di Cristo, da come la Chiesa ce la propone è molto chiara, ma non è facile spiegarla. Poi possiamo dire che nei suoi contenuti particolari, ciò che la Chiesa ci insegna con l’autorità sua somma ed infallibile, mossa dallo Spirito Santo, è che il Cristo è vero Dio e vero uomo.
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E
poi non esistono solo gli uomini, ma esistono anche, non so, tanti
oggetti inanimati e via dicendo. Vedete quindi che esistono tante cose,
tutte queste cose sono distinte quanto all’essenza, ma sono però
accomunate nel fatto di esistere. Vedete come l’esistere è al di là
dell’essenza.
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