03 aprile, 2022

La guerra escatologica secondo l’Apocalisse - Seconda Parte (2/2)

  La guerra escatologica secondo l’Apocalisse 

Seconda Parte (2/2)

Per la Bibbia la storia dell’umanità si risolve

in una guerra di Cristo contro Satana

Il primo accenno che l’Apocalisse dà al fatto che la storia sacra è la una storia guerresca, lo troviamo laddove essa parla della lotta che Cristo, alla guida dei santi, ingaggia contro Satana e i suoi accoliti. Tale accenno si trova al c.6, dove Giovanni vede un «cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora» (v.2).

È subito chiaro contro chi combatte questo misterioso cavaliere, che certamente è Cristo. Giovanni infatti vede anche «un cavallo rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada» (v.3). Chi è questo orribile cavaliere sanguinario e distruttore della pace? Evidentemente il demonio, capo degli angeli ribelli.  

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-guerra-escatologica-secondo_3.html 

Fontanellato, 30 marzo 2022

Luca Giordano, San Michele Arcangelo

 

 

È evidente che la battaglia protologica degli angeli è avvenuta un lunghissimo tempo prima della fondazione della Chiesa. Ma ciò che qui sta a cuore a Giovanni non è il presentarci una successione di fatti storici, quanto piuttosto in un quadro teoretico i fattori fondamentali della salvezza: egli vede la Chiesa guidata da Cristo come rimedio alla ribellione protologica degli angeli.

 

 

 

 

La Bibbia dunque concepisce questa vita come una lotta, nella quale bisogna combattere e l’alternativa è che o vinceremo con Cristo o saremo sconfitti col demonio. Nel mondo animale vediamo questa legge inesorabile della vita: o si vince o si è vinti. Gli animali dispongono di apparati di attacco e di difesa. L’uomo fisicamente è privo di tali apparati. E tuttavia ne possiede nel suo intimo, nel suo cuore, di ben più potenti di quelli degli animali. Già Aristotele osservava che l’uomo può fa molto più danno degli animali, perché nel fare il male mette in opera un cattivo uso della ragione. Ma, grazie a Dio, la stessa ragione, se ben usata, può creare una pace interiore immensamente più preziosa di quella puramente psicofisica degli animali.

 

Ciro Ferri, La fortezza e la pace


Certamente la battaglia contro Satana non è uguale allo scontro con gli uomini. Con questi si può trattare anche nel corso dei combattimenti. Col demonio, invece, come c’insegna Papa Francesco, dietro l’esempio di Cristo, non si tratta, perché il demonio non ascolta ragione, essendo assolutamente sordo alla verità e falso nei suoi pensieri, per cui è assolutamente ostinato nella sua volontà di nuocerci.


Immagini da Internet

 

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